La tappa al francese Demare. Nizzolo è 3°

Il lungo, romantico addio a tappe dello Squalo che a fine stagione lascerà il ciclismo. L'annuncio nella sua Messina

La tappa al francese Demare. Nizzolo è 3°

Vince la quinta e si porta a casa la sesta: tappa. È il francese Arnaud Demare ad aggiudicarsi la 5° tappa del Giro d'Italia (Catania-Messina di 174 km). Il transalpino della Groupama, alla sesta vittoria di tappa nella corsa rosa, sfrutta come meglio non potrebbe il treno dei compagni e supera con assoluta autorità Fernando Gaviria, Giacomo Nizzolo, Davide Ballerini e l'eritreo Binian Girmay. La maglia rosa resta per il secondo giorno consecutivo sulle spalle del talentuoso corridore spagnolo della Trek-Segafredo J.P. Lopez.

Della volata di ieri fa notizia il fatto che allo sprint non ci arrivano né Mark Cavendish (vincitore della tappa di Balatonfüred, in Ungheria, ndr) né Caleb Ewan che sulla salita di Portella Mandrazzi, a 106 km dall'arrivo, si staccano e abbandonano ogni sogno di gloria. In verità, su questa salita che porta il gruppo ai 1100 metri su livello del mare, perde terreno anche Demare (foto), che però alla fine, non solo rientra, ma come detto, va a vincere alla grande una frazione tutt'altro che banale. «Sono felice per me e i miei compagni spiega il campione francese vincitore anche di una Sanremo -. Oggi non era un arrivo scontato, così come lo sprint finale, ma i miei compagni sono stati davvero bravissimi, ed è a loro che voglio dedicare questa vittoria».

Corsa che si è subito accesa con una fuga partita al secondo chilometro, come da copione: Jaakko Hänninen (Ag2r), Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF-Faizanè), Mattia Bais (Drone Hopper - Androni Giocattoli), Filippo Tagliani (Drone Hopper - Androni Giocattoli) e Mirco Maestri (Eolo-Kometa) se ne

vanno, poi ripresi dal gruppo.

Oggi, dopo aver preso ieri sera il traghetto per attraversare lo Stretto, in programma la sesta tappa: la Palmi-Scalea di 192 chilometri, sulla carta frazione ancora riservata alle ruote veloci.

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