Non più tardi di qualche settimana fa, alla vigilia di Juventus-Napoli, Thiago Motta e Antonio Conte si erano scambiati reciproci attestati di stima avendo vissuto insieme un'avventura europea con la Nazionale, il primo da giocatore e il secondo da ct. Nulla è cambiato da allora, perché è ovvio che i rapporti consolidati nel tempo non svaniscono nel nulla se non per motivi seri. E però, con il Napoli che ha cominciato a volare e che venerdì ha battuto il Como portandosi in testa alla classifica, sono cominciate anche le schermaglie dialettiche. Quelle in cui Conte sguazza e dove si trova perfettamente a proprio agio, lanciando messaggi e frecciatine a tutto ciò che lo circonda: «Essere in testa adesso conta poco. È però importante vivere tranquilli in giorni in cui sento che c'è chi vuole mettere pressione su di noi. A loro dico in napoletano: 'ca nisciuno è fesso'. Se qualcuno mette pressione sul Napoli, guardi se stesso e pedali». «Sicuramente non si riferisce a me la replica di Thiago Motta, ieri alla vigilia dell'odierna sfida tra Juve e Cagliari -. O sì, non lo so. Chiedetelo a lui».
Avanti, allora: il duello è servito, con anche l'Inter e magari il Milan chiamati al tavolo degli invitati. Sapendo che la stagione è appena all'inizio ma anche che partire con il piede giusto aiuta eccome: «L'entusiasmo dopo la vittoria di Lipsia? Sto bene, stiamo bene così il tecnico bianconero -. Lo utilizziamo per lavorare, per venire ogni giorno al campo e fare bene il nostro mestiere. Avremo sempre i piedi per terra, consapevoli delle nostre forze e utilizzandole al momento giusto per lavorare bene. Più entusiasmo c'è e meglio è: a Lipsia ne abbiamo fatto il pieno, ma adesso c'è il Cagliari».
Sfida non di cartello, ma si sa che le trappole si nascondono ovunque e comunque la Juve è alle prese anche con altro: Bremer per esempio sarà fuori per tutta la stagione e, al netto dei centrali più o meno di ruolo, Thiago Motta non esclude di poter inventare lì dietro anche Locatelli («perché no?») o Savona: «Daremo tutti qualcosa in più, perché lui avrebbe fatto lo stesso per un compagno infortunato. Gleison è un giocatore forte e umanamente fantastico. Non è facile e ci sono passato anch'io: però deve stare tranquillo e affrontare la difficoltà».
Discorso che avrebbe potuto e potrebbe riguardare anche Pogba, sulla carta nuovamente disponibile dal prossimo marzo: «La società deciderà
il da farsi. Paul è stato un grande giocatore, ma è da tanto tempo che non gioca e io sono concentrato sulla partita contro il Cagliari». Gelido, a dire poco: nelle prossime settimane arriverà la risoluzione del contratto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.