I numeri sono negativi: inutile girarci intorno e/o nascondere la polvere sotto il tappeto. La Juventus di Giuntoli e Thiago Motta, dopo il pareggio contro il Toro, è finita una volta di più sotto l'esame di critici e tifosi: i quali, non per la prima volta in stagione, hanno espresso il proprio dissenso al termine del derby invitando i giocatori a tirare fuori quello che si sa. Il problema però potrebbe essere ancora più grave: i protagonisti danno quello che possono, ma più di tanto non si riesce a ottenere. Potrebbe insomma non essere una questione di buona volontà, quanto di effettivo valore di una rosa forse sopravvalutata: costruita certamente male, adesso si può dire, e gestita in maniera rivedibile.
I numeri, si diceva: soltanto la Signora di Delneri, quella targata 2010-11 e finita settima in campionato, ha fatto peggio degli attuali 33 punti dopo 19 giornate. Così come i sette successi ottenuti finora trovano un precedente soltanto nella Juve di Lippi 1998-99: il tecnico toscano all'epoca si era dimesso, cosa che certamente non farà Thiago Motta. Mister X ha finora ottenuto 12 pareggi in 19 gare di campionato: un record del quale il popolo bianconero avrebbe fatto volentieri a meno, avendo così aggiornato (in peggio) il precedente dato che risaliva al 1965-66. Insomma: l'imbattibilità in campionato serve a poco, dal momento che lo scudetto rimarrà un miraggio e anche la corsa al quarto/quinto posto rischia di complicarsi non poco. In tal senso, è possibile (probabile) che i prossimi tre impegni di serie A diranno parole importanti circa la possibilità bianconera di rilanciarsi: domani sera Koopmeiners e compagni renderanno visita all'Atalanta (quando si spera di recuperare Vlahovic, più difficilmente Conceicao), poi riceveranno il Milan sabato e andranno a Napoli la settimana successiva. Non serve un genio per identificare i rischi di un calendario del genere, tenuto conto che prima di incrociare la squadra di Conte tornerà di scena anche la Champions con la trasferta sul campo del Bruges: la Juve è quindi arrivata allo snodo decisivo della stagione, quello in seguito al quale potrà davvero tarare le proprie ambizioni. Che non potranno ammantarsi di tricolore, ma che rischiano di essere oltremodo ridimensionate nel caso in cui questo trittico di partite dovesse rivelarsi particolarmente ostico.
In parziale soccorso alla squadra di Motta potrebbe arrivare il mercato e in tal senso Giuntoli ha detto esplicitamente che si attendono novità positive (non solo Araujo, difensore dal Barcellona, e Kolo Muani, attaccante del Psg, è a un passo anche ad Alberto Costa, terzino del Vitória Guimarães) in settimana: a dirla tutta, dalla vera Juventus ci si sarebbe aspettati una maggior prontezza a tappare i buchi determinati da infortuni e carenze di organico.
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