Thuram, di forza e Var. Ma il Genoa non ci sta

Rossoblù avanti, doppietta di Marcus e al 95' rigore del pari. Inzaghi: «Prendere gol così no»

Thuram, di forza e Var. Ma il Genoa non ci sta
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Il rumore è quello del flop, inequivocabile. Acuito dall'accenno di rissa finale, con Acerbi protagonista, sintomo di nervosismo e delusione. Inzaghi sa che quest'anno non sarà semplice come l'anno scorso e non perde occasione per dirlo. Eppure nemmeno lui credeva che l'esordio da campione d'Italia contro un Genoa ormai senza Gudmundsson, Retegui e Martinez (e peraltro ancora senza Pinamonti) potesse rivelarsi tanto difficile. Il flop è un pareggio che il Grifone merita per intero. Prima in vantaggio e poi sorpassato da Thuram, Gilardino acciuffa il punto in volata, con un rigore che Messias prima si fa respingere da Sommer e poi ribadisce in porta, al quinto di recupero. Rigore deciso dal Var, su mani assurdo di Bisseck. «Non sono soddisfatto, non si prendono gol così», la bacchettata di Inzaghi ai suoi, a fine gara. In ogni caso, Var mattatore e provvidenziale per rimediare agli errori di campo dell'arbitro Feliciani e dei suoi collaboratori.

Inzaghi non spezza l'incantesimo e nemmeno stavolta (la quinta fra Genoa e Samp) vince da nerazzurro a Marassi. Interrompe invece la serie bella e fortunata di 3 vittorie al debutto in campionato (cominciò tutto proprio con un Inter-Genoa, il 21 agosto 2021, con un più semplice e rotondo 4-0). Genoa sempre anche per Lautaro, che per la settima volta su 7 fa cilecca contro i rossoblù. Nella brutta, anonima partita del Toro sta una delle ragioni della sofferenza interista. Stanco per il lavoro e ancora lontano da una condizione accettabile, Lautaro ha una sola occasione in coda al primo tempo e riesce solo a far fare bella figura a Gollini.

Molto meglio di lui l'altra metà della ThuLa, con Thuram autore prima del pareggio con un enorme colpo di testa, per quanto favorito dalla marcatura lasca di Bani, e poi dal tocco sotto sull'uscita del portiere e l'invito di Frattesi, annullato dall'arbitro ma convalidato dal Var. Inzaghi se l'è giocata con la forza e la ragione, non alzando mai il ritmo come sarebbe servito. Probabilmente più per necessità che per scelta. Di certo, Gilardino si dimostra una volta di più allenatore da seguire con interesse: il Genoa copre bene tutto il campo, soffoca Calhanoglu con Messias e Vitinha, imposta e riparte con Badelj, punge sulle fasce con Martin e Zanoli (poi Sabelli). Vogliacco, genero di Sinisa Mihajlovic di cui ha sposato la figlia Virginia, sfrutta l'errore di Sommer e l'esitazione di Acerbi nel gol del vantaggio.

Nell'ultimo scorcio di partita, Inzaghi cala sul prato di Marassi anche la carta Taremi, al posto di Calhanoglu e non di un attaccante, per un tridente

inedito molto offensivo, che però finisce per rubare un po' di equilibrio al resto della squadra. Se il Genoa avesse avuto qualche cambio in più, o semplicemente Vitinha maggiore lucidità, potevano essere anche guai più seri.

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