Kobe Bryant aveva deciso di dire addio all'attività agonistica a fine 2015 e già in quell'istante i tanti fan di questo meraviglioso sport avevano capito che con l'addio del fenomeno dei Los Angeles Lakers il basket era arrivato ad un punto di non ritorno. Nel novembre del 2015 Kobe aveva deciso di scrivere una lettera molto toccante e commovente per dare addio a quella che per oltre vent'anni era stata la sua professione e la sua ragione di vita.
La lettera in questione era ispirata al cortometraggio a lui dedicato "Dear Basketball", realizzato con il regista e animatore Glen Kean, che si aggiudicò il premio Oscar nel 2018: "Cara pallacanestro - inizia così la toccante lettera del fenomeno di Filadelfia-,
sin dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzettoni di mio papà e a immaginare tiri decisivi per la vittoria al Great Western Forum, mi è subito stata chiara una cosa: mi ero innamorato di te. Un amore così grande che ti ho dato tutto me stesso, dalla mia mente, al mio corpo, al mio spirito e alla mia anima".
Kobe ha ripercorso le tappe della sua infanzia e nella sua lunga lettera non ha mai smesso di ringraziare il mondo del basket per quello che gli ha dato in tutta la sua carriera: "Nelle vesti di un bambino di 6 anni innamorato non ho mai visto la luce in fondo al tunnel. Mi vedevo soltanto correre al di fuori. E così ho corso. Ho corso su e giù per ogni campo, rincorrendo ogni pallone per te. Mi hai chiesto il massimo sforzo, io ti ho dato il mio cuore"
L'ex stella dei Los Angeles Lakers e del basket americano ha poi continuato: "Ho giocato quando ero stanco e dolorante, non perché fossero state le sfide a chiamarmi, ma perché TU mi hai chiamato. Ho fatto qualsiasi cosa per TE, perché questo è ciò che fanno le persone quando qualcuno le fa sentire vive come hai fatto tu con me".
Kobe ha detto addio all'attività agonistica a quasi 38 anni dopo una serie di battaglie infinite: "Non posso amarti in maniera ossessiva per molto tempo ancora. Questa stagione è tutto quel che mi rimane da darti. Il mio cuore può reggere il peso, la mia mente pure, ma il mio corpo sa che è giunto il momento di salutarci. Ma va bene così. Sono pronto a lasciarti andare. Volevo che tu lo sapessi, cosicché potremo assaporare meglio ogni momento che ci rimarrà da gustare assieme".
La lettera si chiude con l'ennesima dichiarazoine d'amore verso il suo amato basket: Le cose belle e quelle meno belle. Ci siamo dati l’un l’altra tutto quello che avevamo. Ed entrambi sappiamo che, qualsiasi cosa io farò, sarà sempre quel bambino con i calzettoni, il cestino della spazzatura nell’angolo e 5 secondi ancora sul cronometro, palla in mano. 5… 4… 3… 2… 1.
Ti amerò sempre. Kobe".
Il cordoglio di Jordan
Una leggenda vivente del basket mondiale, al pari di Kobe, come Michael Jordan si è detto scioccato per la tragica notizia della scomparsa di quello che considerava un fratello minore: "Sono scioccato dalla tragica morte di Kobe e Gianna. Le parole non bastano a descrivere il dolore che sto sentendo Amavo Kobe, per me era come un fratello minore. Era un fiero avversario, uno dei migliori di questo gioco e una forza creativa. Kobe era anche un papà incredibile che amava profondamente la sua famiglia e che era estremamente orgoglioso dell’amore della figlia per il basket".
Le lacrime di LeBron
LeBron James ha appreso, come tutti, con tristezza la notizia della tragica scomparsa di Kobe Bryant e all'aeroporto di Los Angeles non è riuscito a trattenere le lacrime:
VIDEO - Morto Kobe Bryant, le lacrime di LeBron James all'aeroporto di Los Angeles - https://t.co/6orBvikLoX pic.twitter.com/LNgQyjKHJA
— TerniLife (@TerniLife) January 27, 2020
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