Non c'erano le magliette e i suoi figli a correre sul prato dell'Olimpico fradici di pioggia. Ma domenica sera Francesco Totti ha messo la freccia. Gol numero 226 in carriera, Gunnar Nordhal superato per sempre, e ora come tetto solo i 290 di Silvio Piola, mister Coppa Rimet nel 1938, un'altra epoca. Impossibile, pensate voi? Certo 64 reti a 37 anni (da compiere a settembre) sembrerebbero impresa difficilotta anziché no, ma stiamo parlando der Pupone di Porta Metronia, non di uno qualsiasi.
«Adesso il mio obiettivo è superare Piola ma, prima di tutto, l'Europa, che è quella che conta di più, perché la Roma non può giocare solo in Italia» ha suonato la carica lui ai microfoni di Sky dopo il missile rasoterra su punizione che è vaslo il definitivo 2-0 sul Parma. «Ci tenevo a superare Nordhal, ormai c'ero, sono contento, sono contento per la vittoria, penso sia stata una bellissima serata che tutti volevamo».
Nessun traguardo sembra precluso. Nemmeno un clamoroso ritorno in Nazionale e non per la classica partita celebrativa di addio. Ma per i Mondiali di Brasile 2014, tra 14 mesi. «Se l'anno prossimo Francesco sarà ancora in questa forma e avrà le stesse motivazioni, saremo obbligati a tenerlo in considerazione un mese prima dell'inizio dei Mondiali» è costretto a confessare un ammirato ct Cesare Prandelli dal ritiro di Coverciano dove l'Italia inizia a preparare l'amichevole con il Brasile e la gara di qualificazione ai Mondiali con Malta. «Mi hanno sorpreso positivamente le dichiarazioni di Mazzone sul capitano della Roma - ha spiegato Prandelli -. Premesso che adesso preferisco pensare a chiamare un ragazzo di 20 anni, per Totti comunque è un discorso completamente diverso». Come fu per Di Natale a Euro 2012, se Totti manterrà forma e motivazioni della stagione in corso (11 reti, già in doppia cifra), «saremo obbligati a tenerlo in considerazione un mese prima dell'inizio dei Mondiali, se naturalmente - ha concluso sorridendo - riusciremo a qualificarci».
Non dategli di questi pensieri, lasciatelo sognare ancora. Er Pupone da Porta Metronia, l'ottavo re di Roma, uno che in giallorosso farebbero giocare sempre e comunque, anche da seduto. A cui hanno già promesso che inaugurerà, da capitano, il nuovo stadio che dovrebbe venire pronto per la stagione 2016-2017.
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