Il Tour d'Italie scrive un pezzo di storia. Tappa a Girmay, maglia gialla a Carapaz

La grand boucle oggi saluta il Belpaese

Il Tour d'Italie scrive un pezzo di storia. Tappa a Girmay, maglia gialla a Carapaz
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In un Tour d'Italie che ha già scritto pagine di storia indelebili, ieri ne sono state scritte di nuove. Oltre alla storica partenza da Firenze, eccone altre due: la prima vittoria di un africano nero e la prima maglia gialla finita sulle spalle di un ecuadoriano. I protagonisti di queste due imprese non sono due emeriti sconosciuti, ma due assoluti protagonisti del pedale: il 24enne eritreo Biniam Girmay e il 31enne ecuadoriano Richard Carapaz. Uno già protagonista sulle strade del Giro, l'altro addirittura oro olimpico a Tokyo.

Girmay avrebbe dovuto aiutare il compagno Thijssen, più adatto di lui in questo tipo di arrivi piatti e veloci, ma visto che il belga perde le ruote, l'eritreo si mette in proprio e con una rimonta pazzesca infila tutti con facilità. Già primo africano nero a vincere una classica (la Gand-Wevelgem 2022) e a imporsi al Giro (a Jesi, quando andò subito a casa dopo essersi sparato in un occhio il tappo dello spumante sul palco), a 24 anni diventa anche il primo a imporsi al Tour. «È un grande giorno per me e per l'Africa. Non toccava a me, ma all'ultimo chilometro non ho più visto Thijssen e ci ho provato: sono riuscito a battere i più veloci al mondo», singhiozza commosso Girmay.

Nel giorno in cui i magnifici quattro (Pogacar, Evenepoel, Vingegaard e Carapaz) sono lì tutti in fila con lo stesso tempo e fanno melina per liberarsi del peso della maglia di leader, l'unico che si mostra interessato a vestirla è l'ecuadoriano vincitore del Giro, che indossando anche il «giallo» completa la sua collezione nei tre grandi giri e manda un messaggio alla sua federazione che

ai Giochi gli ha preferito Narvaez, pur essendo Richard il campione olimpico in carica.

Oggi il Tour saluterà l'Italia. Il via da Pinerolo, destinazione Valloire con la scalata del Galibier. Oggi c'è poco da fare i calcoli.

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