Di sicuro avrebbe voluto sedersi sulla panchina della Juventus da capo allenatore. E per certi versi avrebbe anche potuto, se è vero che un anno fa tra i candidati all'eventuale sostituzione di Allegri il suo profilo era stato preso seriamente in considerazione. Siccome però nel calcio non c'è mai nulla di certo e definitivo, ecco che domani Igor Tudor battezzerà il proprio esordio sulla panchina della Lazio proprio contro i bianconeri: match di campionato, cui seguiranno martedì prossimo e il 23 aprile le due gare della semifinale di Coppa Italia.
Croato, 45 anni, Tudor alla Juve ha in realtà vissuto due vite: la prima da calciatore (174 presenze e 21 gol a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila, con due scudetti e altrettante Supercoppe vinte), la seconda da vice di Pirlo al pari di Baronio. Jolly nato difensore ma spesso utilizzato anche da centrocampista da Lippi che ne apprezzava i piedi educati, era arrivato a Torino nel 1998 dall'Hajduk Spalato suscitando la curiosità dell'avvocato Agnelli, rivelandosi poi tanto prezioso in campo quanto fragile. La sua esperienza da tecnico sotto la Mole è invece datata 2020/21, dopo essere stato in Grecia, Turchia e Croazia, con anche una salvezza quasi miracolosa ottenuta all'Udinese: «Ho accettato il posto di vice perché la Juve è la Juve aveva raccontato -. Baronio era un amico di Andrea e un analista: ci ha trattato allo stesso modo e non l'ho trovato giusto, perché io sono un allenatore. Per questo ho deciso che non sarò più il vice di nessuno». Detto e fatto: scaricato dalla Signora al pari di tutto lo staff per fare spazio all'Allegri-bis, Tudor si era accasato poi in corso d'opera al Verona battendo la Juve 2-1 nell'ottobre 2021, pilotando quindi il Marsiglia al terzo posto della Ligue 1 prima di fare la valigia la scorsa estate per motivi personali. Si pensò che dietro quella scelta ci fossero proprio i bianconeri, invece come non detto: la Signora sarà in realtà l'avversaria che lo riaccoglierà in Italia, in un incrocio di destini per lo meno singolare.
Sarà un esame particolare per lui, ma anche per la Juventus reduce da una sola vittoria nelle ultime otto partite e con mille dubbi legati al futuro dello stesso Allegri e non solo: Tudor ha invece firmato con la Lazio fino a giugno 2025 e potrà finalmente dimostrare quello che vale anche in una squadra di vertice della serie A.
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