Il Psg finisce nella bufera, tutta colpa di un jet privato. Il club parigino è oggetto di critiche da giorni perché sabato scorso ha postato su Twitter un video dall'aereo che stava portando la squadra a Nantes, partita poi vinta 3-0.
Nel gruppo regna la spensieratezza, i giocatori si divertono e vogliono farlo sapere. Così Verratti inquadra il capitano Marquinhos, che mostra i suoi occhiali da sole gialli seduto accanto all'altra stella brasiliana Neymar, si ride di gusto. L'innocente didascalia "Bella atmosfera nell'aereo diretto a Nantes" ha finito per insaprire le critiche.
La polemica
Da mesi anche in Francia imperversa la polemica sull'impatto ambientale ed energetico dei jet privati, dopo un'estate di incendi, caldo e siccità senza precedenti. Il ministro dei Trasporti Clément Beaune ha annunciato che vuole limitare l'uso dei jet privati, ormai sintomo di iper diseguaglianza e incoscienza civile, ma giocatori e società del Psg sembrano totalmente ignari del problema e sconnessi dalla realtà.
Dopo tutto Nantes dista meno di due ore in treno ad alta velocità da Parigi. Era davvero necessario prendere l'aereo, per giunta privato? Lo ha chiesto in pubblico il capo dei Tgv, Alain Krakovitch:"Rinnovo la nostra proposta di un'offerta Tgv che sia adatta alle vostre esigenze specifiche: sicurezza, rapidità ed eco mobilità".
È vero che l'apparizione di Mbappé e compagni una stazione ferroviaria scatenerebbe il caos, provocando ritardi e disagi agli altri passeggeri. Ma è vero anche che altri in Europa ci stanno provando. Qualche settimana fa il Liverpool, per esempio, ha scelto il treno per andare a giocare contro il Fulham, a Londra, a 300 km di distanza. Così come non sorprende più che le squadre italiane vadano in trasferta sulle linee Freccia Rossa o Italo.
Così quando lunedì un giornalista ha posto la domanda a Cristophe Galtier in conferenza stampa"che cosa pensa della proposta del Tgv? Ne ha parlato con i suoi giocatori?", l'allenatore del Psg ha fatto una piccola pausa, ha guardato Mbappé seduto al suo fianco, facendolo scoppiare a ridere, e poi ha risposto: "A dire il vero, stiamo pensando di organizzare i nostri spostamenti in carro a vela", evocando lo sport praticato sulle spiagge ventose del Nord.
La battuta non è piaciuta a nessuno, anche al governo francese. "Ironia fuori luogo", ha detto il ministro delle Finanze, Bruno Le Maire, che denuncia la secessione climatica in corso.
Delusione ma anche indulgenza per Mbappé, già campione di cause nobili, dalla lotta al razzismo al rifiuto delle scommesse come sponsor, per qualche istante trasformatosi in un 23enne superficiale. Non si ride sui jet privati, non in Francia in questo momento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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