Tutti pazzi nella Sprint e metà dei piloti finisce per terra

MotoGp, a Jerez (Spagna) cadono in 11, compreso il leader e poleman Marquez. Bagnaia tirato giù: "La gara corta rende tutti fuori di testa"

Tutti pazzi nella Sprint e metà dei piloti finisce per terra
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Il re della Sprint è ancora lui: Jorge Martin con ben 11 sigilli su 23 gare disputate. Lo spagnolo della Ducati Pramac ha trionfato davanti al suo pubblico in una gara rocambolesca che ha visto ben 11 piloti finire nella ghiaia. Dietro a lui, a soli 50 millesimi il fenomeno della GasGas Pedro Acosta e un ritrovato Fabio Quartararo che su una pista insidiosissima ha portato la sua Yamaha in terza posizione.

Ma cosa è successo? La pioggia caduta in qualifica aveva già rimescolato le carte regalando una griglia un po' anomala. A farne le spese erano stati i ducatisti ufficiali con Bagnaia, il più veloce al venerdì, 7°, e 9° Bastianini. Ha brillato invece Marc Marquez, il grande favorito ieri, che con tutto se stesso ha cercato ad ogni costo una straordinaria pole, tanto da fermarsi a guardare il maxischermo in pista per poter festeggiare con i fan. Secondo un ottimo Bezzecchi. Terzo Martin.

La Sprint si è svolta su pista con condizioni miste con le curve 5, 8 e 9 rimaste umide. Ma mentre nella 8 e 9 si vedeva la chiazza di umidità, nella 5 il sole e la pendenza dell'asfalto rendevano quasi invisibile la macchia. Ne è risultata una gara ad eliminazione. Fatta eccezione per il contatto tra Binder, Bagnaia e Bezzecchi con la conseguente caduta del campione del mondo, ben 11 piloti, mezza griglia, sono stati protagonisti di scivolate anomale, proprio alla curva 5. È finito così il sogno del fenomeno Marc Marquez che dopo diversi sorpassi particolarmente aggressivi ha commesso un errore che gli è costato caro. Ne ha approfittato il vincitore Martin. «È stata una gara difficilissima», ha commentato Jorge, «era più facile cadere che finire». Con questo successo Martinator allunga il vantaggio in campionato portandosi a 92 punti, quasi il doppio del campione del mondo Bagnaia (50), ieri a zero. Dietro Martin, il fenomeno Pedro Acosta, felicissimo anche per il secondo posto in Campionato. Deluso Bagnaia che torna a sottolineare la pericolosità della corsa del sabato: «La Sprint porta i piloti a essere fuori di testa: fanno delle cose pazzesche, cambiano traiettorie. A volte puoi approfittare dagli errori degli altri, invece altre ti trovi coinvolto tuo malgrado, e in un attimo sei a terra. Non lo capisco. L'approccio non dovrebbe cambiare. Peccato perché il feeling era buono.

Quanto a Binder che mi ha tirato giù, non puoi passarne due dal cordolo...». Oggi con il sole e la pista asciutta sarà tutta un'altra storia. Marquez ci riproverà, Martin tenterà il bis, Bagnaia è obbligato a riscattarsi.

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