L'Italia dei giovani centra il primo obiettivo del post Europeo, mostrando ancora personalità e qualità ma anche grande lotta nei momenti di sofferenza della seconda parte di gara. E forse non è un caso che il gol della vittoria sia firmato da Sandro Tonali, ripescato in azzurro dopo la brutta vicenda delle scommesse e uno dei simboli del Rinascimento azzurro. La fallimentare avventura tedesca è sempre più lontana: il traguardo dei quarti di Nations League - raggiunto per la terza volta di fila dalla nostra Nazionale - è il mattoncino iniziale della strada che dovrà condurci al Mondiale, in scena fra 18 mesi oltreoceano.
A marzo e (speriamo) nella Final Four di giugno saremo impegnati nel torneo che non abbiamo mai vinto e che probabilmente servirà al Ct per fare qualche altro esperimento. Poi tra settembre e novembre 2025 le qualificazioni all'appuntamento dell'anno successivo contro avversarie che conosceremo nel sorteggio del 13 dicembre che vivremo da teste di serie.
Contro il Belgio a Bruxelles Luciano Spalletti chiedeva ai suoi una prova simile a quella di andata dell'Olimpico, nella quale solo il rosso a Pellegrini ci aveva impedito di prendere il risultato pieno. E così con un Barella in versione trequartista nel mosaico tattico ormai consueto, gli azzurri controllano le operazioni per un tempo. Un'Italia propositiva che ha in regia il debuttante per nulla emozionato Rovella, dominante nelle azioni e brava nel palleggio come dimostra il gol del vantaggio di Tonali. Per il centrocampista, mezzala di incursione, è il primo centro in maglia azzurra e una gioia che gli mancava da 460 giorni. L'ultima volta era stata il 12 agosto 2023 con la maglia del Newcastle nella sfida di Premier all'Aston Villa, prima dell'incubo squalifica.
Il Belgio, pure sistemato a 5 in difesa, fatica a leggere la costruzione degli azzurri. Lukaku, alla prima apparizione con i Diavoli Rossi da Euro 2024 e alla 120ª presenza intèrnazionale, viene ingabbiato da Bastoni e Buongiorno. Salvo poi rendersi pericoloso nel finale quando riceve finalmente palloni giocabili in area. La squadra di Tedesco alza il baricentro nel secondo tempo e a quel punto, dopo un'occasione di Retegui - gara in chiaroscuro per lui - sventata da Casteels, sale in cattedra Donnarumma (ieri 70° gettone azzurro, raggiunto Sandro Mazzola), attento sulle conclusioni belghe.
L'Italia è in grande sofferenza, Spalletti tenta di riassestare la squadra con i cambi, ma riesce a difendersi bene e a prendersi il successo, il quarto in 5 gare del post Europeo. Successo che unito al sorprendente pareggio della Francia, fa sì che ci basterà un pari a San Siro contro i transalpini per conquistare anche il primato del girone.
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