Valanga Lazio, Pedro e Castellanos affondano il Monza

Cinquina biancoceleste: i lombardi esonerano Bocchetti, torna Nesta in panchina

Valanga Lazio, Pedro e Castellanos affondano il Monza
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Tutto troppo facile per la Lazio che si riprende il quarto posto da sola a suon di gol, in attesa di Inter-Fiorentina di stasera, tornando finalmente a vincere all'Olimpico dopo oltre due mesi. Ventisei tiri totali, cinque le reti segnate dalla truppa di Baroni al malcapitato Monza che, ironia della sorte, la scorsa estate poteva diventare proprio la squadra dell'attuale mister biancoceleste. Ora invece sulla panchina brianzola un nuovo cambio: via Bocchetti e ritorno di Nesta, esonerato lo scorso 23 dicembre.

Pedro torna a segnare una doppietta dopo sei anni (l'ultima con la maglia del Chelsea nell'aprile 2019 in Europa League contro lo Slavia Praga), per Castellanos un gol e due assist - sono già tre totali come nella passata stagione -, gli altri gol portano la firma di Marusic e Dele-Bashiru. «La prima doppietta in Italia? Volevo fare tripletta... Il mio segreto? Solo lavorare forte a ogni partita, dare tutto in campo», così lo spagnolo che a luglio compirà 38 anni. «Quando ha festeggiato l'ultimo compleanno, ha detto che forse questa sarebbe stata la sua ultima stagione, io gli ho detto che ne deve fare almeno altre quattro. Noi ce lo godiamo, sono contento di allenarlo e di allungargli molto la carriera», le parole del tecnico sul calciatore.

Superiorità netta quella dei laziali contro un Monza che, svuotato nel mercato di gennaio di molte stelle (in primis Maldini e Djuric), sembra destinato a una retrocessione inevitabile. «Chiediamo scusa ai tifosi per la prestazione», ha detto il tecnico Bocchetti alla fine, ma l'ad Galliani è pronto a esonerarlo e a richiamare Nesta.

Nuno Tavares e Isaksen impazzano sulle fasce, tanto che l'allenatore del Monza deve togliere dopo mezz'ora il figlio di Oba Oba Martins Kevin, «asfaltato» dai laziali. Poi la ripresa con la goleada laziale, che ha visto Castellanos oltre a Pedro protagonista principale.

«Per me è importante lavorare per la squadra, poi se arriva il gol sono contento», le parole dell'argentino, arrivato a nove reti in A e a 12 in stagione.

In curva Nord della Lazio è apparso lo striscione «Onore ai martiri delle foibe» alla vigilia del giorno del ricordo che commemora i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata.

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