Valentino Rossi, in una chiacchierata con un giornalista americano, ha affrontato svariati temi, tra i quali il suo futuro e le prospettive della Moto GP. Il campione pesarese ha affermato di "sentirsi in condizione di correre almeno fino a 40 anni".
The Doctor ha rammentato come nel 2013 annunciò che avrebbe deciso in merito al continuare o meno dopo sei gare della nuova annata (ovvero quella attualmente in corso) e ha fatto presente di come, a tutt'oggi, si senta capace di correre, "anche solo per puro divertimento", fino all'età sopra citata. Quindi ha fatto un salto indietro nel tempo, a dieci anni fa, confessando come allora fosse "senza dubbio più affamato di vittorie", dovendo dimostrare di essere un grande pilota. Ora, lo ammette lui stesso, avendo dimostrato tutto quello che era necessario per entrare nell'olimpo dei grandi, si sente più rilassato. Tuttavia questa rilassatezza, aggiunge lo stesso Valentino, non deve mai andare oltre un certo limite, in quanto potrebbe risultare pericoloso, visti i rischi che correre in moto comporta.
Poi ha concentrato l'attenzione sui Campioni contro cui si è dovuto confrontare. Se Stoner e Lorenzo sono stati i suoi grandi rivali è però l'Iberico, secondo Valentino, ad essere stato il primo avversario, in considerazione del fatto che "hanno corso e corrono per la stessa casa, con la stessa moto". Poi ha speso belle parole per Marquez, non senza però un appunto. Valentino ha detto che il giovanissimo pilota della Honda:
"Ha fatto un passo avanti, è concentrato, determinato, assai forte in ogni situazione e l'unico in grado di sfruttare tutta la potenza della Honda entrando in derapata".
Tuttavia Rossi ha affermato che tale possibilità con la Yamaha non vi sarebbe e che quindi Marquez, con una moto diversa dalla Honda "avrebbe difficoltà a mantenere lo stesso stile di guida".
Infine ha detto la sua sull'evoluzione in atto nella MotoGP. Rossi ha fatto presente che se è vero che allo stato attuale "il 30% dell'elettronica serve ad evitare gli highside e le perdite di controllo del passato", è però altrettanto vero che "il restante 70% serve semplicemente ad incrementare le prestazioni". Il pilota pesarese vorrebbe eliminare tale 70% e rendere le moto meno veloci, perchè a suo dire:
538em;"> "Andare a 350 km orari in rettilineo è inutile e non cambia nulla per chi segue le gare e con una velocità massima inferiore in fondo al rettilineo le gare sarebbero più interessanti perchè vi sarebbero più sorpassi".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.