Per Enzo Ferrari il secondo era il primo dei perdenti. Per la Ferrari di oggi il secondo posto raggiunto sia tra i Costruttori che i Piloti ha un sapore decisamente diverso. Sa di risalita. Lenta dall'estate in poi, ma velocissima e piena di speranze all'inizio della stagione. La Ferrari non corre per arrivare seconda, ma quando parti da lontano anche un secondo posto può avere il sapore di un dolce a fine cena. Missione compiuta. La Ferrari salva quello che le era rimasto in tasca e lo fa in un modo insolito, scegliendo la strategia giusta per far chiudere a Leclerc la gara davanti a Perez. Charles è stato bravo a gestire le sue Pirelli medie per 37 giri, mentre dietro di lui Perez cercava il recupero dopo aver montato gomme fresche al 25° giro, indotto nell'anticipare lo stop dalla finta della Ferrari. Leclerc che come Verstappen aveva scelto la strategia con una sosta sola chiudeva con 13 di margine su Perez che troppo tardi gli è arrivato negli specchietti. «Sapevo che l'unico modo per battere Perez era scegliere una strategia diversa sulle gomme, ho faticato tanto correndo con un solo pit stop ma ce l'ho fatta», l'analisi di Leclerc, stanco, ma sorridente. Il secondo posto finale lo manda in vacanza più sereno. Aver gestito le gomme così bene è un segnale incoraggiante.
Abu Dhabi ci ha raccontato dove sta la Ferrari di oggi. Lontana da Max, ma davanti a tutti gli altri. Deve crescere ancora nella gestione della gara, nell'affidabilità, nelle scelte strategiche anche se la gestione dell'ultima gara è stata un segnale incoraggiante. È una Ferrari da migliorare, rinforzare, completare, ma non da rivoluzionare. «Anche in questo week-end, sotto pressione per le critiche e le voci, abbiamo retto bene. Sotto pressione non abbiamo mollato e non era banale. Non avevamo promesso di vincere il campionato, ma di tornare competitivi e la macchina lo è stata fino all'ultima gara del campionato. Ora dobbiamo fare un ulteriore passo avanti, non c'è dubbio. Ma se devo dare un voto alla stagione allora è 7 e mezzo se non 8. In questo week-end la squadra ha dato un segnale forte su quello che vuole per il futuro», l'analisi di Mattia Binotto che esce rinforzato da questo week-end. Mattia è sereno almeno fino alla prossima puntata della telenovela. Perché un tweet non basta a portare il sereno a Maranello con tutte le chiacchiere di questi ultimi mesi.
Con la vittoria di Abu Dhabi, Max Verstappen ha messo il 15° tassello stagionale, migliorando il vecchio record di 13 detenuto da Schumacher e Vettel. Seb ha chiuso la carriera con un punticino, nonostante l'Aston Martin abbia fatto di tutto per rovinargli la gara con una strategia folle. Ha avuto un week-end pieno di regali e tributi che si porterà per sempre nel cuore. L'uomo Vettel mancherà alla Formula 1, il pilota degli ultimi anni un po' meno. Lui se ne va con il sorriso, Hamilton invece ha chiuso con il broncio.
Senza neppure una vittoria per la prima volta in carriera, senza l'ultima bandiera a scacchi. Ritirato forse anche a causa della botta presa da Sainz al primo giro. Tornerà più cattivo che mai, anche perché chiudere dietro a Russell nel mondiale non gli è proprio piaciuto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.