Il "trucco" della giocatrice russa per giocare a Wimbledon

La tennista 29enne Natela Dzalamidze, nata a Mosca, ha deciso di diventare georgiana per poter parteciare al torneo di Wimbledon: ecco come è avvenuto il passaggio e perché potrà esibirsi

Il "trucco" della giocatrice russa per giocare a Wimbledon

Una tennista russa giocherà a Wimbledon: no, non ha aggirato il divieto imposto ai connazionali ma ha semplicemente cambiato nazionalità per partecipare al torneo più prestigioso al mondo. Si tratta di Natela Dzalamidze, 29 anni e giocatrice di doppio numero 44 della classifica mondiale Wta che gareggerà con la serba Aleksandra Krunic. Le autorità inglesi, infatti, hanno approvato entro i termini per la scadenza dell'iscrizione il cambio di nazionalità dell'atleta come riferito dal The Times e che "soddisfaceva i requisiti necessari".

Cos'era successo ad Aprile

A causa del conflitto in Ucraina, il 20 aprile i vertici di Wimbledon avevano annunciato che tutte le iscrizioni dalla Russia e dalla Bielorussia sarebbero state rifiutate. "Sarebbe inaccettabile per il regime russo trarre vantaggio dal coinvolgimento di giocatori russi o bielorussi nei campionati", aveva scritto in una nota un funzionario del torneo. Una delle maggiori preoccupazioni era che la duchessa di Cambridge, ossia Catherine Middleton moglie del principe William, potesse premiare un atleta russo o bielorusso. Ma come è stato possibile che la Dzalamdize sia riuscita a diventare georgiana? Questo processo viene condotto attraverso Wta (Women's Tennis Association) e la International Tennis Federation (Itf), in questo caso con la presentazione di un passaporto valido per la richiesta della Georgia. Di conseguenza, l'All England Club non ha potuto impedire all'atleta di competere. "La nazionalità dei giocatori, definita come la bandiera sotto la quale giocano negli eventi professionistici, è un processo concordato che è regolato dai tour e dall'Itf", ha dichiarato un portavoce.

Profilo della tennista

La Dzalamidze è nata a Mosca il 27 febbraio 1993: dalle sommarie informazioni sulla sua biografia non è chiaro quale sia il suo legame familiare con la Georgia ma sia il suo nome che il cognome sono di origine georgiana. Lo scorso dicembre ha svolto il suo allenamento pre-campionato a Kiev. Come scrive il quotidiano inglese, gareggiando nel doppio femminile, alla Dzalamidze viene garantito un premio in denaro di almeno 6.250 sterline che diventerebbero 270mila sterline se lei e la Krunic dovessero vincere il torneo. Potrebbe anche entrare a far parte del doppio misto che offre un assegno di 1.875 sterline per chi supera il primo turno e 62mila sterline per ciascuno dei campioni. All'ultimo Roland Garros, Dzalamidze ha gareggiato come atleta neutrale insieme alla sua connazionale, Kamilla Rakhimova, perdendo al primo turno. La sua miglior classifica è stata numero 245 al mondo nel 2015 ma è nel doppio che ha sfondato toccando la 43esima posizione il mese scorso. Il suo bottino complessivo raggiunto in 13 anni di carriera è stato di circa 300mila sterline.

La dichiarazione mai firmata

Wimbledon è l'unico dei quattro tornei del Grande Slam di questo sport ad aver vietato a russi e bielorussi di poter gareggiare. L'Us Open americano, infatti, consentirà a tutti i giocatori di potersi esibire.

Nel mese di marzo, il governo Johnson ha appoggiato la decisione di Wimbledon affermando che russi e bielorussi avrebbero potuto far parte del torneo soltanto con una dichiarazione scritta, a loro firma, in cui si diceva apertamente di non sostenere la guerra voluta da Putin. Nessun atleta si è sentito di partecipare a questa iniziativa per timore di eventuali ritorsioni del Cremlino nei loro confronti e verso le loro famiglie.

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