Maria Grazia Coggiola
da New Delhi
Sposa bambina a 12 anni e studentessa divorziata a 14 anni. È ritornata sui banchi di scuola, Sushila, la ragazzina dello Stato indiano dellAndhra Pradesh, che grazie al suo coraggio e alla sua tenacia è riuscita a ottenere la separazione da un marito di 17 anni, manesco e sempre ubriaco, che ha dovuto sposare per volontà dei genitori. Ce lha fatta a sfuggire al suo destino e a una tradizione che in India continua a essere molto diffusa, nonostante le leggi che vietano i matrimoni tra minorenni. Cè da sperare ora che le altre migliaia di bambine che ogni anno sono costrette ad abbandonare la scuola per sposarsi, seguano il suo esempio.
Lincredibile vicenda di Sushila, una ragazza dalit, come si chiamano ora gli intoccabili indiani, ha commosso lintera India, un Paese che nonostante il boom economico, stenta ancora a uscire dai lacci di una tradizione secolare basata sulla rigida segregazione castale e su un sistema di valori che penalizza le bambine fin dalla nascita. È la prima volta che in Andhra Pradesh, Stato meridionale dove sorge Hyderabad, la mecca dellinformatica, una minorenne riesce a ottenere il divorzio.
Sushila aveva sposato due anni fa Narasimhulu, un quindicennne anchesso appartenente agli intoccabili, proveniente da un villaggio del distretto di Ranga Reddy. In questa zona i matrimoni di bambini sono diffusi, soprattutto a metà maggio, giorni considerati particolarmente favorevoli per le unioni secondo gli astrologi. Mentre la ragazza voleva terminare la scuola media, il suo sposo analfabeta non le permetteva di studiare e per di più la maltrattava. Sushila non ha resistito. Sei mesi fa è scappata e ritornata dai genitori. Non voglio più vivere con un marito che si ubriaca e che mi picchia aveva detto minacciando il suicidio se rimandata indietro . E che ha anche relazioni con altre donne. Voglio la separazione e ritornare a scuola. In molti casi una reazione del genere in India significano botte e stigma sociale. Ma Sushila non ha avuto paura. Con lappoggio di una organizzazione non governativa che si occupa di diritti infantili, si è rivolta alla polizia e ha chiesto lintervento dei saggi del villaggio, il cosiddetto panchayat. Tecnicamente il divorzio non è possibile per legge, visto che lunione non era legale essendo stato contratta tra minori. Le leggi indiane vietano il matrimonio per le ragazze al di sotto dei 18 anni e per i ragazzi al di sotto dei 21 anni. Ma spesso, soprattutto nel Madhya Pradesh, la legge rimane solo sulla carta. Lo stesso governatore dello Stato, Babulal Gaur, qualche mese fa, aveva ammesso di essere impotente: «È impossibile impedire questo fenomeno. Se neppure il Mahatma Gandhi era riuscito a sradicare lalcolismo e la segregazione degli Intoccabili, come posso riuscirci io?».
Ma la forza dei media indiani ha fatto il miracolo. Dopo due settimane di tiramolla, il consiglio dei saggi del villaggio, alla presenza dei due coniugi e delle loro famiglie, ha sciolto il vincolo matrimoniale.
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