Sprofondo Rossi E in pole parte la Yamaha sbagliata

La Michelin tradita sfodera super gomme per battere Vale e gli mette davanti i tre compagni: Lorenzo, Toseland ed Edwards. I primi due sono debuttanti in MotoGp

da Losail (Qatar)

Tradita e abbandonata da Valentino Rossi, la Michelin cerca vendetta, con un solo obiettivo per il 2008: riconquistare il titolo della MotoGP dopo la cocente sconfitta subita dalla Bridgestone l'anno scorso e, soprattutto, prendersi una rivincita contro Rossi. Il quale, per i gommisti francesi, è un po' come Marco Materazzi per Zinedine Zidane: uno da prendere a testate, che tradotto nel linguaggio della pista, vuol dire batterlo sonoramente, magari proprio con il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo, clamorosamente in pole position nella sua prima gara in MotoGP, come aveva fatto in passato, nel 1998, il suo idolo Max Biaggi.
Non a caso, per riuscirci la Michelin ha messo in campo un impegno mai visto negli ultimi anni: il personale in pista è passato da 15 a 20 unità, con due nuovi ingegneri per lo sviluppo e altri due tecnici specializzati nelle mescole. Uno sforzo pazzesco, accompagnato da un investimento che, stando ai si dice, sfiora i 30 milioni di euro.
«Rossi è un grandissimo pilota - ha detto il responsabile Jean Philippe Webber - ed era molto bravo nello sviluppo. Ma le gomme che utilizzava lui non andavano bene per gli altri. Adesso siamo contenti di avere tanti giovani, tra i quali un due volte campione del mondo come Lorenzo».
Le parole di Webber non sono casuali. Nella passata stagione, Rossi ha fatto di tutto per avere le Bridgestone, con Carmelo Ezpeleta, il numero uno del motomondiale, che ha addirittura minacciato di imporre il monogomma, per accontentare le richieste di Valentino. Uno smacco enorme per la Michelin, tanto che al confronto gli insulti rivolti da Materazzi a Zidane possono essere considerati come dei complimenti, e così in Francia si sono impegnati giorno e notte per rendere competitive le gomme, tanto denigrate da Rossi nella passata stagione. E Lorenzo, naturalmente, è seguito con un occhio particolare. Con risultati davvero sorprendenti.
«È la sensazione più incredibile della mia carriera, sono in una nuvola in questo momento. E per me la Michelin è il migliore costruttore di pneumatici» è il riconoscimento, certamente non casuale, di Lorenzo, che come il suo gommista ormai corre con l'unico obiettivo di battere Rossi.
Così, mentre Valentino incredibilmente fatica con gomme Bridgestone in difficoltà per le basse temperature, Jorge vola con Michelin fantastiche, soprattutto nella versione da qualifica. Come conferma la prima ora cronometrata della storia svoltasi sotto le luci artificiali: tre piloti con le Michelin davanti a tutti, il campione del mondo Stoner quarto e Rossi solamente settimo e in terza fila. Una beffa per Vale, anche perché davanti a tutti ci sono tre Yamaha, due addirittura inferiori a quella di Rossi, perché con il vecchio motore. Ma le gomme Michelin hanno messo le ali anche a James Toseland, due volte campione del mondo SBK, 27enne britannico soprannominato il "pianista" per la sua bravura nel suonare il pianoforte, e a Colin Edwards, fino all'anno scorso fedele scudiero di Rossi.
Una rivincita pazzesca per la Michelin, che sognava questo momento da metà dell'anno scorso, da quando le piovevano addosso critiche da tutte le parti.

La gara, si sa, è un'altra cosa, ma per quello che si è visto anche sulla distanza le gomme francesi sono più competitive e a questo punto Jorge Lorenzo diventa il favorito d'obbligo. Sarà una giornata lunga e difficile per Valentino Rossi.

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