Sul «Giornale» non esce un articolo in cui siano riportate le critiche di alcuni giocatori del Milan al presidente Berlusconi. E Montanelli commenta così: «Mi è dispiaciuto di non poter pubblicare le critiche dei suoi giocatori perché se le merita in pieno, e approfitto dell'occasione per fargliele io. Berlusconi ha straordinarie qualità d'imprenditore - coraggio, fantasia, forza di lavoro - che gli hanno valso il successo in tutti i campi in cui si è cimentato. Una sola cosa non gli riesce fare: il presidente di una società di calcio. Credo, intelligente com'è, capisca anche lui l'inopportunità, e anzi la catastroficità, dei suoi interventi sulla conduzione della squadra, delle sue pubbliche dichiarazioni, dei suoi gesti donchisciotteschi e spettacolari.
Ma il temperamento e le viscere sono in lui più forti dell'intelligenza, e lo condannano a questi marchiani errori, che oltre tutto appannano la sua immagine cui pure tiene tanto. Sicché, sceso in campo come salvatore del Milan (quale potrebbe effettivamente essere), rischia di diventarne l'affondatore. Che peccato».Indro Montanelli - 19 gennaio 1987
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