Da Stabile a Tiago, ottant'anni di goleade mondiali

Il fascino dei risultati roboanti. A Germania '06 Argentina-Serbia 6-0, in Corea la Germania ne fece 8 all'Arabia. Ma il record è dell'Ungheria, che al Mundial '82 demolì 10-1 il Salvador. Per l'Italia solo una goleada nel '34, con il 7-1 agli Usa. E quella volta di Jugoslavia-Zaire...

Da Stabile a Tiago, ottant'anni di goleade mondiali

80 ANNI DI GOLEADE L'ultimo è Tiago. Sul primo si può discutere: Stabile o Monti, comunque un argentino. Otto decadi di marcatori, otto decadi per una delle parole più festose del gioco del calcio: goleada. Termine che dallo spagnolo è finito diretto in ogni vocabolario, dallo Zingarelli allo Zanichelli passando dal Devoto-Oli. Termine che evoca l'apoteosi del pallone, una pioggia di gol, il trionfo rotondo e mai discusso. E anche, parallelamente, il contrappasso della sconfitta cocente, dell'umiliazione, dell'annichilimento sportivo. E così, dal 7-0 con cui il Portogallo oggi ha spazzato via la Corea del Nord, proviamo a ricostruire la storia di questa parola nei Mondiali.

UN TENNIS «GONFIATO» Prima di tutto il risultato in sé. Il 7-0, risultato che neppure potrebbe far pensare a Wimbledon. Sono altri tre i casi in cui si è registrato ai Mondiali. Il più recente a Germania '74, con la Polonia che seppellì Haiti (3 reti di Szarmach). Gli altri due 7-0 risalgono a Svizzera '54 e sono opera della Turchia sulla Corea del Sud e dell'Uruguay sulla Scozia.

IL RECORD UNGHERESE La goleada per antonomasia, però, è quella dell'Ungheria contro El Salvador a Spagna '82. Quel 10-1 (tripletta di Kiss) è tuttora l'unico caso della storia in cui una squadra sia andata in «doppia cifra». Lo stesso scarto di 9 reti, però, fu registrato in altre due occasioni: ancora nell'edizione tedesca del Mondiale, nel'74, tra Jugoslavia e Zaire (9-0, con il famoso episodio del difensore africano che al fischio dell'arbitro partì dalla barriera per calciare il pallone. A tutt'oggi la partita conclusasi col maggior scarto all'intervallo: 6-0); e a Svizzera '54, con il 9-0 tra Ungheria e Corea, che si conferma quindi una delle squadre più inclini a incassare gerle di gol.

NOSTALGIA Le prime edizioni del Mondiale di sicuro erano più prodighe di gol. Il grande squilibrio e la propensione al gioco offensivo favorivano la goleada. La prima, in ordine cronologico, può essere considerata il 6-3 tra Argentina e Messico nel Mondiale uruguaiano del 1930. Se tre gol di scarto non sono sufficienti, possiamo considerare come prima goleada dei mondiali il 6-1 argentino sugli Usa della stessa edizione. E ancora a Francia '38 Svezia-Cuba 8-0 e Ungheria-Indie occidentali 6-0; a Brasile 1950 Uruguay-Bolivia 8-0; a Svizzera '54 - oltre a quelle già citate - anche il 7-2 tedesco sulla Turchia e l'8-3 ungherese sulla stessa Germania Ovest.

GOLEADOR DI GOLEADE Mentre oggi il Portogallo è andato in rete con 5 calciatori differenti (solo Tiago ha marcato una doppietta), spesso le goleade sono fondamentali per permettere agli attaccanti di incrementare i loro bottini. Difese disunite e demoralizzate significano spesso triplette o poker. In un caso perfino una scala reale. L'unico caso di 5 reti in un'unica partita è di Oleg Salenko, che a Usa '94 demolì quasi da solo il Camerun nel 6-1 della Russia contro gli africani. Quattro gol in una partita li segnarono Butragueño a Messico '86 in Danimarca-Spagna 1-5, Eusebio in Portogallo-Corea del Nord 5-3 nel 1966, Just Fontaine in Germania Ovest-Francia 3-6 (Svezia 1958). E ancora Kocsis nel 1954, nella già citata Ungheria-Germania 8-3 ed Ademir nel mondiale brasiliano del 1950 (Brasile-Svezia 7-1).

VIZIETTO NON ITALIANO Se Uruguay, Brasile, Portogallo, Ungheria e Germania spesso hanno infierito, noi italiani di buon cuore abbiamo spesso avuto pietà. Figli di un calcio tattico e ben abbottonato, nonché tendenti a commuoverci di fronte agli avversari sconfitti, ci siamo limitati a una sola goleada roboante nelle 17 edizioni del Mondiale a cui abbiamo preso parte: il 7-1 contro gli Usa nel Mondiale casalingo del 1934 (tripletta di Schiavio).

ANORESSIA MODERNA Nonostante ad ogni edizione ci sia almeno una goleada, ovviamente il calcio moderno e la globalizzazione del pallone che ha livellato i valori rendono meno frequenti i risultati più o meno tennistici. Prima dell'odierno 7-0 portoghese, a Germania 2006 c'era stato il 6-0 con cui l'Argentina aveva cancellato la Serbia-Montenegro. Risultato più rotondo al Mondiale nippocoreano, in cui la Germania non ebbe pietà dell'Arabia Saudita, seppellita con un 8-0 in cui Klose andò a segno tre volte. Nelle edizioni '98 e '94, invece, le goleade maggiori furono dei tennistici 6-1. 6-1 tra Spagna e Bulgaria in Francia, in onore del Roland Garros.

6-1 tra Russia e Camerun negli Stati Uniti, in onore di Flushing Meadows. A Italia '90 (l'edizione con la peggior media-gol a partita della storia) furono invece due 5-1 i risultati più netti: quelli tra Cecoslovacchia e Usa e tra Germania Ovest ed Emirati arabi.

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