Tra stand "sold out" tecnologia e cultura, la Fiera del Mobile è l'antidoto alla crisi

Si apre domani agli addetti ai lavori con 2.100 espositori. Attesi in 300mila

Tra stand "sold out" tecnologia e cultura, la Fiera del Mobile è l'antidoto alla crisi
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Prende il via domani (fino a domenica) sotto le vele di Fuksas l'edizione numero 63 del Salone Internazionale del Mobile. Su una superficie espositiva di oltre 169mila metri quadrati sold out, la fiera di Rho accoglierà più di 2.100 espositori, di cui 168 brand al debutto e 91 di ritorno, il 38% dall'estero. Stessa tendenza per i decisori, buyer, progettisti, investitori in arrivo in Fiera da oltre 150 Paesi. Un risultato reso possibile dalla promozione internazionale che ha toccato le capitali mondiali del design Parigi, Monaco, Copenaghen, Madrid New York, Miami, Houston, Toronto e ancora Shanghai, Hong Kong, New Dehli e dall'offerta culturale sempre più solida e variegata. Complice un lavoro di ricerca e di tecnologia applicata che ha portato i padiglioni tutti allo stesso livello, organizzati da un layout a maglia ad anello che per redere l'esperienza di visita più efficace e piacevole.

Ecco dunque che in uno scenario internazionale complesso e dai contorni incerti, e all'indomani dell'annuncio dei dazi del 20% sui prodotti europei annunciati dal presidente Usa Trump il Salone rappresenta per le imprese l'antidoto anticrisi. «In un momento in cui la filiera affronta sfide complesse, dai dazi USA alla contrazione dei mercati storici come Germania e Francia, il Salone si conferma più che mai uno strumento strategico di politica industriale. Non è solo una vetrina, ma un luogo dove si costruiscono relazioni, si generano opportunità concrete di business e si racconta il valore autentico del Made in Italy: qualità manifatturiera, cultura del progetto, innovazione e sostenibilità - spiega Maria Porro, presidente del Salone -. In uno scenario globale in trasformazione, il Salone aiuta concretamente le imprese ad aprire nuovi mercati, pensiamo all'Arabia Saudita e agli Emirati Arabi, rafforzando la presenza nei mercati consolidati e facilitando incontri mirati con buyer, architetti e sviluppatori da oltre 150 Paesi».

Puntare sull'offerta culturale è stata un'altra leva per rendere ancora più appeling la manifestazione (attese 300mila presenze): due progetti in città, due nei Padiglioni. Il primo a inaugurare al pubblico in un ponte ideale con Art Week, è Mother l'installazione di Robert Wilson al Museo della Pietà Rondanini al Castello Sforzesco mentre nel cortile d'onore della Pinacoteca di Brera allestita la Library of Light dell'artista britannica Es Devlin. Due le installazioni in fiera (nei Pad. 22-24) lo sguardo visionario del regista premio Oscar Paolo Sorrentino con l'installazione immersiva La dolce attesa, mentre Pierre-Yves Rochon presenta Villa Héritage (Pad. 13-15), un omaggio alla Venezia di Luchino Visconti.

Torna quest'anno la biennale Euroluce con 306 espositori, tra i migliori brand del settore, 45% dei quali dall'estero. La Biennale restituirà, ancora una volta, un focus internazionale sull'evoluzione della luce negli spazi domestici indoor e outdoor, così come nel landscape urbano. Grande attesa per la prima edizione di «The Euroluce International Lighting Forum», una due giorni di confronto a più voci.

Dopo aver festeggiato nel 2024 i suoi primi 25 anni, SaloneSatellite torna più forte che mai con 700 progettisti da 36 Paesi e 20 Scuole e Università di design. Tema della nuova edizione: «Nuovo artigianato: un mondo nuovo» un invito a re-immaginare l'universo del fatto a mano.

Ma il design e creatività non si esauriscono sotto le vele di Fuksas, perchè in città quest'anno si conteranno 230 iniziative accolte nel palinsesto del Comune (+21% sul 2024) per un totale di oltre 1.650 appuntamenti in città (+20,5%).

La Milano Design Week si espande arrivando a toccare, oltre al tradizionali distretti di Brera, 5Vie, Durini, Isola, Statale e Tortona, le più recenti Porta Venezia Monumentale e Paolo Sarpi, raggiunge anche le periferie Barona, Corvetto, Certosa, Dergano, NoLo, Stadera e Gallaratese.

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