Auguriamoci che il sì del referendum svizzero anti immigrazione incontrollata sia il primo sassolino che inneschi una valanga in grado di fermare l'eurolandico «espresso di Babele» (copyright M. Thatcher). Questo prima che l'Ue ci porti alla rovina. Se così sarà la Svizzera dovrà essere ricordata, negli annali della storia, per questo prezioso e salvifico assist che ci ha dato modi di poter dire: mai il voto di così pochi salvò così tanti.
Sesto Fiorentino
La Svizzera è un'isola felice per chi ci abita, ma è una serpe in seno per l'Europa. Non ha necessità di difendere i confini, è la destinazione preferita di tutti i capitali mondiali, leciti ma soprattutto illeciti, pure l'Unione Europea le porta montagne di quattrini attraversi le sedi di molti enti comunitari, è attraversata da flussi dei mezzi e materiali che contribuiscono alla sua ricchezza. Vuol restarne fuori, ma munge l'Europa .
Moreno Sgarallino
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Tra le lettere riguardanti il referendum svizzero sull'immigrazione ne ho scelte due di contenuto opposto. Per il professor Carlo Cerofolini l'Ue è il male assoluto, una costruzione perversa che genera povertà e infelicità. Per Moreno Sgarallino i comportamenti svizzeri hanno per moventi l'egoismo e l'avidità. Sia l'una sia l'altra tesi sono a mio avviso eccessive. La demonizzazione dell'Europa vista come rovina d'Italia mi pare dimentichi che le peggiori disfunzioni di casa nostra hanno preceduto l'euro. Quanto ai flussi di denaro che arricchiscono la Svizzera, ne va dato merito alla sua efficienza e alla sua affidabilità. Mi piacerebbe tanto che l'Unione Europea sapesse comporre le sue divisioni come la Svizzera ha composto le sue.
Aggregando popolazioni diverse per lingua, per costumi, per tradizione, anche per religione e dando loro una struttura istituzionale funzionante, leggi savie, regole democratiche certe. Proprio non vogliamo imparare?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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