la stanza di Mario CerviPapa Francesco è un grande personaggio che attira benevolenza

Sono stato contento quando ho sentito del viaggio di Papa Francesco in Brasile, e l'ho ammirato quando ho saputo che avrebbe usato una «papa-mobile» scoperta e non blindata per stare a contatto con il popolo, assumendosi maggiori rischi. Poi emerge che a fronte di questo maggiore rischio sono stati raddoppiati gli agenti di scorta. Ma che ragionamento è? Più ci sono agenti di scorta, più sta lontano dal popolo, mi pare evidente: e allora cosa cambia? Usare una jeep scoperta è una scelta per stare vicino al popolo oppure un gesto simbolico per captare benevolenza? Questo è il Papa della sostanza o dell'apparenza?
Milano

Caro Colombo, può anche darsi che dopo la rinuncia di Papa Francesco a usare in Brasile la «papa-mobile» blindata il numero dei poliziotti addetti alla sua sicurezza sia aumentato. Ma dalle immagini televisive non ho per niente ricavato l'impressione che gli agenti abbiano ostacolato il contatto e il colloquio tra Francesco e i suoi fedeli. È vero, ogni decisione e ogni gesto del Papa ha un valore simbolico. L'apparenza è sostanza. Lei attribuisce al Papa una sorta di furbata mirante a captare benevolenza. Ma il Papa deve captare benevolenza, deve diffondere le verità religiose da lui stesso incarnate.

Uno scettico può forse ravvisare nel trasporto delle folle per il modo in cui il Papa fa il Papa qualcosa che somiglia all'adorazione per altri personaggi popolari. Francesco è un grande, grandissimo personaggio capace di surclassare in popolarità perfino Zico e Pelè.

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