Qualche uomo in meno, ma quasi il doppio delle persone controllate, 2 arresti, 3 espulsioni e 15 fogli di via. Prosegue l'operazione dei controlli alla Stazione Centrale voluta dal instero dell'Interno e annunciata da Giorgia Meloni per rendere più sicuro i nodi ferroviari delle grandi metropoli. Con Milano, Roma e Napoli sono in questi giorni «sorvegliate speciali», grazie a un'azione interforze di controllo del territorio alla quale partecipano polizia, carabinieri, agenti della Guardia di Finanza, ma anche personale della polizia municipale accompagnati da quello dell'Asl, Ispettorato del Lavoro e aziende municipalizzate (28 persone). Lo schieramento proseguirà, tutti i giorni, in diversi orari e con data da destinarsi. Quindi si va avanti, come promesso, per cercare di restituire alla Stazione e alle zone intorno, legalità e una migliore vivibilità come chiede da anni chi vive, chi lavora e chi parte e arriva in questo spicchio di città che ne fa il biglietto da visita.
Mercoledì pomeriggio l'operazione è iniziata alle 13 e si è conclusa 4 ore dopo, alle 19. Sono stati impiegati 255 uomini, con l'aggiunta di 34 agenti della polizia municipale. I controlli sono stati a tappeto visto che sono stati richiesti documenti a ben 3.341 persone, il doppio quasi rispetto ai controlli effettuati lunedì scorso quando erano passate in rassegna 1255 persone. L'altro pomeriggio sono stati 1158 gli stranieri controllati, 7 hanno avuto l'ordine di lasciare il territorio nazionale, 9 sono stati accompagnati al Cpr, 3 sono stati invece espulsi e accompagnati alla frontiera.
Sono stati invece 230 i veicoli controllati e 48 gli esercizi pubblici passati al setaccio dove sono stati trovati 18 lavoratori in nero o irregolari. Sequestrati 188 pezzi di merce contraffatta, 20,9 grammi di stupefacenti (tra hashish e cocaina), 100 euro e 103 articoli tra accessori per l'abbigliamento e telefonia. Sono state emesse 15 misure di prevenzione personali con 15 Fogli di via. Quindi anche le violazioni fiscali e altre 74 violazioni.
Quello che è certo, al di là dei numeri, è che le operazioni di controllo non sono state una tantum ma, come aveva scritto il prefetto di Milano Renato Saccone, commentando i primi dati: «l'attività proseguirà nel tempo per garantire risultati duraturi». Fino a quando? Per il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per ora c'è solo una data di inizio. Ma non quella di fine.
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