Lo stile della semplicità dalla seta fino ai jeans

Panno, lana e sandali dallo stile francescano rivisitati in chiave contemporanea. Senza dimenticare pellicce «povere», quasi fossero fresche di tosatura. Dondup riparte dalle origini per guardare al futuro. Riparte dalla fotografia della propria terra e dall'ormai nota esperienza artigianale e sartoriale marchigiana, per rilanciare il made in Italy all'estero. E lo ha fatto con una sfilata-evento a Pesaro, che ha svelato una nuova femminilità. «Questa collezione è il frutto dell'incontro poetico tra creatività e manifattura – ha spiegato Manuela Mariotti, direttore creativo -, dove la donna è protagonista della sua vita senza lasciarsi chiudere in facili cliché. Così sa essere hippie e rock anche quando si concede il tempo necessario per assaporare il quotidiano. Non lasciarsi travolgere è un aspetto importante della qualità della vita di oggi». È, dunque, giusto se, osservando le prime uscite in passerella, vi sembrerà di essere stati catapultati oltre la Barriera de Il Trono di Spade. Protagoniste silhouette stratificate per proteggersi dai freddi delle ostili terre del Nord, che osano la dolcezza del rosa e dell'azzurro anche in inverno, affiancate dal candore del bianco e dalla forza del rosso sangria e del nero. La collezione autunno inverno 2014/15, ricca e materica, racconta di una nuova semplicità fatta di tessuti esclusivi. La lana diventa sensuale senza perdere la sua funzione; l'alpaca e il cashmere si fondono per dar vita a capispalla tanto preziosi quanto puliti, nella forma e nel fit; mentre il panno, anche double, si abbina alla morbidezza dei decori piumati creando una magia avvolgente. Non può mancare il denim, per Dondup «da dove tutto è partito», ma abbandona fit estremi per un look disincantato. Anche l'uomo, il prossimo inverno, non vestirà solo abiti, ma li strapperà alla terra per viverli. Dunque il cappotto spigato, il bomber, il pea coat e le camicie check miscelano il fascino della tradizione sartoriale all'energia del nuovo Millennio. Un mondo fatto di natura e rock, accompagnato dagli immancabili 5 tasche, con trattamenti deluxe e un nuovo peso (13 once). Perché Dondup, lo abbiamo ricordato, nasce dal jeans. Famose sono, infatti, le sperimentazioni dell'azienda fondata da Massimo Berloni: gli studi morfologici che portarono ai primi modelli a tasche basse, perfettamente anatomici; e le tinture indaco a base di guado. Ma la ricerca tessile ha portato a virtuosismi come il pantalone di seta stampato jeans, le tinture all'acqua, i denim di lino spalmato, i tessuti forgiati da vecchi telai. Gioielli sartoriali amati anche all'estero tanto che il mercato internazionale copre il 30% del fatturato, pari a 51 milioni di euro. In crescita lo scenario russo e cinese. Tra le prossime novità l'apertura dell'e-commerce, a luglio, e la volontà di creare una società che dia slancio ad accessori che cominciano a farsi notare.

Tra questi le Sleepers Couture, le scarpe del momento, e gli zaini in limited edition realizzati con l'artista Federico Zenobi di Kor1, da scoprire a Casa Dondup, in via Sirtori a Milano, una vecchia autofficina trasformata in negozio dove la moda convive con musica, letture, accanto a un piatto di spaghetti cucinati con olio di produzione propria.

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