"Stop subito al toto nomi. Non ripetere vecchi errori"

Il coordinatore FdI Orlandi: "Controproducente". Turn over in aula, entrano Celestino e Cagnolati

"Stop subito al toto nomi. Non ripetere vecchi errori"
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Stop al toto nomi sul candidato sindaco del centrodestra, «è controproducente e abbiamo già sbagliato l'altra volta, non dobbiamo ripetere l'errore». Il richiamo al partito e agli alleati arriva dal coordinatore milanese di Fratelli d'Italia Simone Orlandi, anche se proprio il presidente del Senato Ignazio La Russa nelle scorse settimane aveva aperto il dibattito lanciando nella mischia - e facendo poi un mezzo passo indietro - il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, mandando in fibrillazione sia gli esponenti di FdI che gli alleati di Lega a Fi. Nel 2021 il centrodestra lanciò solo a tre mesi dal voto Luca Bernardo e dopo un estenuante «X-Factor» sui papabili. Orlando avverte: «Voci e spifferi sul presunto candidato creano corse in avanti controproducenti, gelosie. Prima di tutto facciamo squadra, diamo un segnale di compattezza con un programma preciso e condiviso». A due anni e mezzo dal voto intanto, scatta il turn over tra i banchi di FdI a Palazzo Marino. Chiara Valcepina e Marco Bestetti, eletti un anno fa anche in Regione, cedono il posto in consiglio comunale a Piergiorgio Celestino e Marco Cagnolati, rispettivamente ex consigliere nel Municipio 4 e in carica in Zona 6. Lo statuto di FdI vieta i doppi incarichi e lo «scambio» era già stato annunciato circa un anno fa, ma al posto di Bestetti sarebbe entrato Cagnolati che allora aderiva ancora a Forza Italia. Sono ex consiglieri di Fi, erano passati al gruppo misto e ora entrano in FdI Stefania Orefice nel Municipio 1 e Luca Bonomi nel Municipio 8. Orlandi ha presentato anche i nuovi acquisti con l'eurodeputato Mario Mantovani, i parlamentari Stefano Maullu e Fabio Raimondo, il capogruppo in Comune Riccardo Truppo. A chi gli fa presente che Beppe Sala ha più volte reclamato una visita di Giorgia Meloni da premier (ancora non c'è stata) Truppo ribatte che «il sindaco ha un record di assenze in consiglio e se ne va dall'aula quando riceve delle critiche, è impensabile che proprio da lui venga la richiesta di un confronto istituzionale».

Orlandi parte dalla convention che si appena conclusa ad Atreju per ricordare che «Meloni nel suo intervento finale ha detto che dobbiamo tutti metterci ai remi per servire al meglio gli italiani. Oggi, a Milano, diamo seguito a questo spirito con l'ingresso di nuove forze». Celestino è stato consigliere di zona dal 2006 al 2021, «in zona Corvetto» sottolinea non a caso in questi giorni, «porteremo avanti le battaglie dei colleghi e ne faremo di nuove». Per Cagnolati, 18 anni di servizio in zona 6, «c'è molto da lavorare su trasporti sicurezza».

E Valcepina (commossa) che passa il testimone («esempio lampante di un partito che procede con una visione collettiva e non per interessi personali»), sostiene che la giunta sia «ormai arrivata al capolinea, ha curato gli interessi di pochi e attuato una politica della mobilità ottusamente repressiva quanto del tutto inefficace». Sarà «a disposizione dei colleghi anche dalla Regione».

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