La storia di Tokio per immagini

Nica Fiori

Dalle casette di legno ai grattacieli ultramoderni, dai bambini in kimono al look stravagante delle nuove generazioni, la mostra fotografica «100 anni di Tokyo», allestita nel Museo nazionale d’arte orientale di via Merulana, permette di ripercorrere la storia della città nell’ultimo secolo e insieme l’evoluzione della fotografia giapponese. La mostra è già stata presentata in diverse nazioni europee, suscitando curiosità e interesse per una metropoli che, per il ritmo frenetico di vita, può competere con New York. L’impressione che si ha vedendo alcune foto è di sovraffollamento, di spazi concepiti come strumenti di vita e di lavoro. Eppure, la bellezza dell’antica Edo c’è ancora, in alcuni angoli sopravvissuti ai terremoti e agli incendi: vecchi edifici con i tetti coperti di tegole colorate e ponticelli in legno, che ancora permettono attimi di tranquillità e riflessione.
La prima parte del percorso espositivo è dedicata alle tecniche più antiche, con nove albumine acquerellate a mano (1880-1900), 18 collotipi e diverse stampe vintage firmate dei primi anni Trenta. Del 1890 è l'incantevole «Garden of Hotsuta, in Tokyo», che ci riporta all’atmosfera magica dei giardini di un tempo, del 1900 sono le albumine raffiguranti «Tram spinti da cavallo» e «Fiori di ciliegio lungo la riva a Koganei».
Tutte le altre foto sono disposte cronologicamente dagli anni Trenta al 2000 (festeggiamento del nuovo millennio e saluto dell’imperatore), documentando le trasformazioni e l’apertura all’Occidente, la tradizione con il teatro Nô, i lottatori di sumo, le donne con gli abiti tradizionali e le nuove mode con i concerti rock, o le partite di golf. Dal dopoguerra alla ricostruzione industriale, dall’arrivo dei Beatles nel 1966 ai moti studenteschi del 1969 alle audaci costruzioni antisismiche, dal panorama di grattacieli con sullo sfondo il monte Fuji ad alcune foto curiose come quella di Hiroshi Nakanishi: «Ammassarsi di biciclette fuori da una stazione del treno» (1988).
Il museo ospitante ha voluto contribuire alla mostra con l’esposizione di libri di viaggiatori che si sono recati in Giappone e con alcune stampe antiche.

Bellissime le xilografie su carta di Utagawa Hiroshige (1797-1858), tratte dalla serie «Illustrazione dei luoghi famosi di Edo». Sono immagini che denotano grande raffinatezza e sensibilità d’animo davanti alla natura, ai suoi colori, alle sue emozioni.
Orario: 8,30-14; mar/gio/dom 8,30-19,30; fino al 3 settembre.

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