La storia di un uomo daffari sempre pronto a cambiarsi dabito. Riassunta in unimmagine potrebbe essere questa la storia di Fineco Group, la banca nata dalle spoglie di Bipop-Carire che il prossimo autunno dovrebbe dare addio alla Borsa integrandosi con la capogruppo Capitalia. Sarà lepilogo di unesperienza iniziata il 14 maggio 1983, quando i progenitori dellistituto si incamminarono verso il mercato bussando alla porta del Ristretto, lattuale Expandi. Da qui avrebbe preso le mosse lexploit di una banca nata dalle radici della Popolare di Brescia ma diventata in pochi anni lastro della new economy fino a guadagnare lingresso nel Mib30.
Erano gli anni a ridosso del cambio di millennio e lallora presidente Bruno Sonzogni sfruttava il vento della speculazione internettiana con tutta laudacia propria di un ex paracadutista. Bipop quotava più della stessa Fiat e, acquisita la tedesca Entrium, stava accarezzando una missione europea sfruttando anche la notorietà della controllata Fineco, nel frattempo diventata unicona del trading online.
La brezza della new economy lasciò però il posto alla tempesta giudiziaria con il conseguente passaggio di consegne allex delfino Maurizio Cozzolini dietro cui si sarebbe allargato il terremoto che, sempre nel 2001, indusse Kpmg a bocciare i conti Bipop. Una ferita per Brescia e per lanima reggiana della banca rappresentata dalla Fondazione Manodori che videro Bankitalia stringere sempre più la presa su Bipop fino a incanalarla verso lallora Banca di Roma. Furono le premesse del matrimonio a tre con il Banco di Sicilia da cui nel 2002 sarebbe nata Capitalia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.