Telefonini fuorilegge

Paralimpiadi, il canoista italiano squalificato

Telefonini fuorilegge
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Giacomo Perini ha 28 anni. Pratica il canottaggio dopo essere stato costretto ad abbandonare l'equitazione. Una caduta da cavallo, la frattura del femore, la scoperta di un osteosarcoma alla gamba destra, l'amputazione cambiarono la sua vita ma non l'amore per lo sport. Ha vinto due argenti ai mondiali nel 2022 e nel 2023, l'oro agli europei del 2022 e del 2023. Ai Giochi paralimpici di Parigi ha conquistato il bronzo nel singolo Pr1, preceduto da un britannico e un ucraino, ma la medaglia gli è stata tolta qualche minuto dopo. La federazione australiana, il cui atleta Erik Norrie era arrivato quarto, ha presentato ricorso, prima ancora dell'arrivo, sostenendo che Perini avrebbe utilizzato un telefonino che aveva portato in canoa, nella borsa che conteneva una bottiglia d'acqua. I giudici hanno ispezionato la sacca subito dopo l'arrivo, è vietato portare in barca attrezzature elettroniche con cui si possa trasmettere o ricevere informazioni.

L'azzurro è stato squalificato, la nostra federazione ha presentato ricorso, Perini dice di non avere usato lo smartphone se non nel pre-gara e sabato notte, i tabulati smentirebbero la denuncia degli australiani che, invece, avrebbero intercettato delle conversazioni del nostro atleta. Essere disabili non basta, lo sport non permette alibi, la vita nemmeno.

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