da Ankara
A vederli durante le loro passeggiate estive mano nella mano sembrano ancora due fidanzatini. Non male, se si pensa che Abdullah e Hayrunissa Gül sono sposati da 27 anni. Correva il 1980 e il futuro capo dello Stato, giovane laureato di belle speranze, ancora lontano dalla politica, e ormai trentenne, si trovava nella natìa Kayseri. Conobbe la sua futura sposa a una festa e, a sentire Hayrunissa, è stato amore a prima vista. Un sentimento così forte che nemmeno i quindici anni di differenza sono riusciti a scalfire. In realtà, a leggere il quotidiano Milliyet, sembra che Gül abbia conosciuto la sua consorte quando lei di anni ne aveva 14 e che abbia dovuto pazientare fino al compimento del quindicesimo anno per poterla sposare. Aperto e simpatico lui, dolce e (apparentemente) remissiva lei, i Gül sono una coppia che piace, anche per il sapiente uso che hanno saputo fare dei media in questi anni.
Lattuale presidente della Repubblica vanta un curriculum invidiabile sia per gli studi effettuati sia per i ruoli ricoperti. Con la sua Hayrunissa ha girato mezzo mondo, vivendo anche in Arabia per ben otto anni e lavorando come economista alla Banca islamica per lo Sviluppo. Sempre per rimanere in tema, Gül ha fatto parte di due partiti islamici e fino a ieri militava nel partito islamico-moderato per la Giustizia e lo sviluppo. Brillante ministro degli Esteri, è fra i politici turchi più stimati in sede europea. Il matrimonio con Hayrunissa è stato allietato da tre figli: Kübra, primogenita e che porta il velo, Mehmet Emre e Ahmet Mühir. In casa papà Abdullah gode della fama di genitore comprensivo ma severo. Tifoso sfegatato del Besiktas, quando può non si perde una partita, sempre in rigorosa compagnia della famiglia.
A differenza del premier Erdogan, che ha fatto studiare le figlie allestero perché potessero frequentare un ateneo con il capo coperto, Gül si è fatto molti meno problemi. Kübra infatti è entrata in università sempre con il velo, anche il giorno della sua laurea, sebbene una sentenza della Corte costituzionale lo proibisca. Il fatto ha scatenato un polverone e lo Yok, lalto istituto per listruzione superiore, di orientamento laico, ha avviato uninchiesta. Il capo dello Stato indispettito ha dichiarato: «Hanno voluto rovinare il giorno più bello di una ragazza». Forse hanno voluto prendersi una rivincita per quello che era successo alla signora Gül. Nel 1998, infatti, la first lady ha fatto domanda per studiare allUniversità di Ankara, Dipartimento di lingua e cultura araba. Liscrizione non fu accettata perché indossava il velo. Particolare che fece arrabbiare Hayrunissa così tanto, che si rivolse alla Corte europea per i diritti umani. La causa, contro il governo turco, fu ritirata quando suo marito vinse le elezioni.
E, sempre per quanto riguarda il velo, in maggio questo viso dangelo con occhi quasi a mandorla rilasciò dichiarazioni di fuoco. Dopo che suo marito aveva visto sfumare il sogno presidenziale per mancanza del numero legale, al quotidiano Sabah dichiarò: «Pensavo che la Turchia si fosse lasciata certi pregiudizi alle spalle, ma mi sbagliavo. È una mia scelta e va rispettata. Mio marito durante il suo mandato da ministro degli Esteri ha dato prova di essere un grande diplomatico. Usano il mio velo per colpire lui».
In casa la signora Gül adora cucinare e serve solo specialità di Kayseri. Non è raro vederla passeggiare al parco in compagnia del suo cane, Max, che adora e che ha comprato per i suoi figli. Stando a quanto riporta la stampa locale sembra anche che la coppia presidenziale quando riceve ospiti offra, se richieste, bevande alcoliche. Una garanzia di laicità per uno come Gül che ha un curriculum a senso unico. Certo i turchi dovranno fare un po di fatica.
Erano abituati a vedere Semra, moglie del presidente uscente Sezer, ex magistrato, vestita alloccidentale e con i capelli sempre freschi di parrucchiere. Adesso arriva Hayrunissa, sposa a solo 15 anni, e coperta dalla testa ai piedi. Piaccia o no cè una bella differenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.