New York - Dopo un rapporto orale consenziente, Dominique Strauss-Kahn ha rifiutato di pagare la cameriera del Sofitel di Manhattan che accusa l’ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) di averla stuprata. Sarebbe questo, secondo il New York Post che lo scrive in esclusiva, il succo della vicenda che ha provocato in queste settimane un terremoto sia nel mondo giudiziario statunitense sia nel mondo politico francese. Intanto, proprio in Francia, l'opinione pubblica si spacca a proposito della questione se Strauss-Kahn debba rientrare sulla scena politica francese o meno visto che la credibilità della cameriera che lo accusava è venuta meno e l'ex direttore Fmi è stato rilasciato: il 49% dei cittadini dice di sì.
La ricostruzione dei fatti Una fonte vicina alla difesa spiega al tabloid di Rupert Murdoch che, "convinta che lui fosse un uomo ricco, la donna avrebbe voluto essere pagata, visto che i suoi colleghi le avevano detto che si trattava di una miniera d’oro". Strauss-Kahn avrebbe rifiutato di pagarla, si sarebbe rivestito, per poi lasciare l’albergo. Lei sarebbe rimasta nella stanza per almeno nove minuti, mentre l’economista francese si preparava, furiosa ed insultandolo. A Strauss-Kahn sono stati revocati gli arresti domiciliari venerdì, dopo la scoperta che la cameriera ha ripetutamente mentito, inventandosi tra l’altro uno stupro di gruppo subito in Africa.
Al Moma con la moglie Dopo una cena al ristorante italiano, Les Demoiselles d’Avignon di Picasso: accompagnato dalla moglie Anne Sinclair, Strauss-Kahn avrebbe visitato il Museo d’Arte Moderna di New York (Moma).
L’ipotesi è di alcuni cronisti locali, che non citano fonti dirette ma si basano semplicemente sul fatto Strauss-Kahn è tornato ieri sera nella casa di Tribeca con sottobraccio una guida del prestigioso museo di Manhattan, che peraltro avrebbe potuto acquistare in una qualsiasi libreria della Grande Mela. A Strauss-Kahn, accusato di stupro da una cameriera del Sofitel di Manhattan, sono stati revocati venerdì gli arresti domiciliari, essendoci numerose contraddizioni nelle dichiarazioni della donna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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