Striscia diventa "la voce della complottenza". Ricci: "Seguo Amadeus, ma la sfida è con La7"

Nel tg satirico arrivano i "Caressas" e Ballantini sarà Vannacci

Striscia diventa "la voce della complottenza". Ricci: "Seguo Amadeus, ma la sfida è con La7"
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Il bello di Striscia la Notizia, che compie 37 anni ed è carico di record e premi, è di non aver bisogno del rinnovamento. Cambia la parola chiave (quest'anno è Complottenza che è «un neologismo sulla cifra del momento perché tutto viene letto come un complotto, l'Italia è il paese del fallo di simulazione» come spiega un inarrestabile Antonio Ricci).

Arrivano nuove rubriche, tipo quella di Fabio ed Eleonora Caressa che consegneranno «Gli Oscar dei Caressas», o quella di Roberto Da Crema, il celebre baffo delle televendite, che venderà al pubblico gli oggetti di cui si vogliono liberare i vip e i politici.

Ci sono nuovi personaggi (ad esempio Ballantini nei panni del generale Vannacci) e iniziano nuove collaborazioni: quella con il direttore editoriale di Today.it, Fabrizio Gatti, con Dagospia, che fornirà contenuti esclusivi e con il Grande Flagello, content creator sui social. E sparisce la coppia di veline perché per la prima volta saranno insieme una Velina e un Velino, la ballerina Beatrice Coari («che parla quattro lingue alla faccia di chi dice che le veline non sanno parlare) e il performer Gianluca Briganti, 37 anni.

Ma Striscia rimane Striscia.

Da lunedì 23 su Canale 5 la condurranno Michelle Hunziker e Nino Frassica, che torna dopo aver presentato qualche puntata nel 2005 con Mino Reitano e Nino D'Angelo, e lo spirito rimane lo stesso, a prescindere dalle inevitabili fluttuazioni degli ascolti. «Non siamo preoccupati dalla concorrenza o dall'arrivo di Amadeus al Nove, che comunque seguirò per un bel po'. La vera sfida della nostra fascia oraria è tra lui e Stefano De Martino, noi al limite ci confrontiamo con Lilli Gruber«, spiega Antonio Ricci che parla a ruota libera ed è uno dei pochi in grado di dire tutto quello che pensa senza freni. «Lui è un poveraccio - dice dell'ex ministro Sangiuliano - mentre di Maria Rosaria Boccia si può pensare che sia Mata Hari, una specie di Gabibbo animato da qualcosa all'interno. Che sia un complotto? La realtà dei fatti è molto semplice: Sangiuliano si è invaghito di questo corazziere biondo e questa storia di sgonfierà molto presto perché, se non c'è altra ciccia, finisce tutto». Toti? «È vero che ha patteggiato lui, ma ha patteggiato anche la Procura, per cui è meglio andar cauti non i giudizi». Infine il governo: «Qualunque battuta tu faccia contro il governo, diventa immediatamente un complotto, se fossi il Presidente del Consiglio non mi arrabbierei, noi facciamo solo il nostro mestiere di giornalisti».

Anche Frassica e Hunziker faranno il loro mestiere di conduttori. Michelle: «All'inizio, vent'anni fa, ero agitata e mi hanno criticato molto, adesso vivo con divertimento i momenti tra un filmato e l'altro e il pubblico a casa capisce che sto bene».

Invece Nino, che Ricci giustamente definisce «lunare», è preoccupato «della replica di Striscia all'una di notte, non so se riuscirò a fare le stesse identiche cose». Ovviamente è una battuta surreale ma è perfetta presentando programma che più reale non si può.

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