"Sul palco vendico le nevrosi degli automobilisti"

A Milano Gioele Dix debutta con il suo show allo Smeraldo: "Ma racconterò anche le follie dei condomìni". Tra i suoi personaggi, un professore argentino. Omaggio a Walter Chiari

"Sul palco vendico le nevrosi degli automobilisti"

Milano - Lui da anni viaggia in città con lo scooter. Ma per tutti, complice la straordinaria maschera portata alla ribalta al «Costanzo Show» prima e poi sul palco di Zelig (tra l'altro, sfociata anche in un spassoso manuale pubblicato per Mondadori), Gioele Dix incarna la maschera «dell'automobilista sempre costantemente "incazzato come una bestia" e che, come la Bibbia ha (quasi) sempre ragione». Non a caso si è imposto come la coscienza degli italiani al volante. Dietro i suoi tipi di strada c'è ovviamente tanta Milano, la città di mister Dix, all'anagrafe Davide Ottolenghi, classe 1956.

«D'altronde, qui da noi le macchine sono diventate col tempo parte integrante dell'arredo urbano», ha spiegato l'attore che ebbe come maestro Franco Parenti, da giovedì sera, e fino all'11 aprile, al Teatro Smeraldo (ore 20.45, ingresso 30/25/20/15/13 euro) con Dixplay, lo spettacolo che raccoglie e sintetizza il meglio della sua creatività comica, quella che gli ha permesso di essere conosciuto e apprezzato dal grande pubblico. Come in un immaginario display antologico di stili e personalità, nel suo ennesimo «ritorno a casa» si propone nella doppia veste di attore e di intrattenitore, fondendo la qualità e il rigore maturati nella sua lunga esperienza teatrale con le benefiche intemperanze e «sporcature» tipiche del linguaggio dei cabarettisti.

Inevitabile, viste le premesse, riprendere uno dei suoi grandi cavalli di battaglia che viaggia rigorosamente con una «Euro 144 Magnum...». «È un personaggio fortissimo. Non va a stuzzicare la parte rabbiosa, ha valore terapeutico. Proprio a lui quest'anno ho deciso di riservare una serie di agguati maligni. Lo metterò ogni volta in seria difficoltà imponendogli di confrontarsi con il mondo fuori dal suo protettivo abitacolo. Del resto, se non si soffre (un po') non si riesce né a far ridere, né a ridere di sé», avverte Gioele Dix.

Nello spettacolo è la «maschera» che più di tutti segue l'attualità e le sue evoluzioni, grazie al continuo aggiornamento dei temi favorito da tre anni di presenza televisiva a Zelig, la trasmissione di comicità ben sopra le righe in onda su Canale 5. L'indignazione provocata dai continui controlli e intrusioni nella privacy, le ironiche invettive contro Trenitalia, la descrizione dei disagi patiti durante i viaggi aerei sono fra i passaggi più seguiti, nonché oggetto di culto sul web.

Nella nuova avventura all'insegna dell'intrattenimento puro (al suo fianco: lo storico fondatore e autore di Zelig Giancarlo Bozzo, qui nelle vesti di regista; e il polistrimentista Bebo Baldan), passerà dalla parodia (il professore argentino che si batte scientificamente contro lo sport) al racconto ironico e metaforico di ispirazione biblica (la solitudine dell'uomo nel giardino dell'Eden fino alla comparsa della donna), dalla descrizione sarcastica dei vizi e delle manie

contemporanee (il folle viaggiatore, che disserta con pignoleria sulle targhette dei treni e il feroce condomino, che alberga maligno in ogni cittadino normale) alla pura storiella (con un imperdibile omaggio a Walter Chiari!).

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