Sono trascorsi poco più di tre anni dalla sua morte, ma il ricordo di Andrea Parodi, carismatico fondatore e cantante dei Tazenda, gruppo sassarese precursore della rimonta della musica etnica applicata al pop agli inizi degli anni Novanta, è ancora vivissimo. D'altronde, perché sorprendersi? È stato proprio il cantante originario di Porto Torres ad aver offerto una voce inedita alla Sardegna, sdoganandone il dialetto e raccontandone le tradizioni, le pulsioni sotterranee, il profilo troppo spesso nascosto dalle foto-cartolina e lo spirito mai domo.
Un'autentica missione quella di Parodi: portata avanti prima coi Tazenda (il cui picco di popolarità risale al Festival di Sanremo 1991, quando il trio giunse a conquistare il Premio della Critica grazie al bellissimo brano Spunta la luna dal monte, presentato con Angelo Bertoli) e, poi, da artista indipendente, dopo l'uscita dal gruppo, prestando sempre un occhio di riguardo alla musica della sua terra.
Nemmeno la scoperta di un tumore inoperabile allo stomaco gli fece perdere la voglia di cantare. Tanto che, un mese prima della prematura scomparsa, nell'ultima, emozionante apparizione, all'Anfiteatro Romano di Cagliari, insieme ai ritrovati compagni di una vita, Gigi Camedda (tastiere) e Gino Marielli (chitarra), Andrea Parodi intonò "Desvelos", un brano breve e inteso fatto proprio per esaltare le sue doti canore. Poi toccò a una serie di classici - da "Carrasecare" a "Sa Festa", da "A sa zente" a "Non potho riposare", da "Disimparados" a "Pitzinnos in sa guerra" (nato da una collaborazione con Fabrizio De Andrè) e, come finale, "Nanneddu meu" e una suggestiva versione vocale del "Deu te salvet Maria", l'Ave Maria in lingua sarda.
Per ricordare Parodi, l'Ambasciata di Sardegna, la "casa" di tutti i sardi residenti in Lombardia, ideata e presieduta dall'assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Maullu, ha promosso per oggi al Teatro Dal Verme un evento gratuito con ingresso libero previa prenotazione al 333/6958837, un appuntamento in bilico tra musica e solidarietà. La serata sostiene infatti l'attività dell'Istituto Europeo di Oncologia di Umberto Veronesi.
Piatto forte il doppio concerto dei Tazenda che, nel 2007, grazie all'album "Vida" prodotto dall'etichetta di Eros Ramazzotti, hanno conosciuto un nuovo, inatteso successo.
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