Maria Rosa Quario
Tre ragazze sul podio, come sempre, che cè di strano? Michaela Dorfmeister al centro, fra Lindsey Kildow e Nadia Styger. Siamo ad Hafjell, ai piedi della pista olimpica che nel 1994 esaltò la classe di Deborah Compagnoni in gigante, una pista per nulla semplice, tutta dossi e muri. La coppa del mondo femminile vi ha fatto tappa ieri per la prima gara post Torino 2006, il penultimo superG della stagione.
Tre sul podio, già, che cè di strano? Cè che tutte e tre hanno vinto e stanno sul gradino più alto con il pollice in su. Un minuto, diciotto secondi, sessantacinque centesimi, stesso tempo, gioia da dividere in tre, un caso rarissimo ma non unico nella coppa del mondo, visto che il 26 ottobre 2002, a Sölden, Tina Maze, Nicole Hosp e Andrine Flemmen si spartirono la prima piazza del gigante di apertura della stagione.
Anche ieri grande festa, ognuna delle tre vincitrici aveva un buon motivo per essere particolarmente felice: la Dorfmeister perché continuando la sua impressionante striscia vincente si è portata a casa, dopo la coppa di discesa già vinta a gennaio e dopo la doppietta doro olimpica, anche la coppetta di superG: «Cosa posso chiedere di più a questa stagione?», ride. La Styger è felice perché bissa il successo di Aspen, da molti ritenuto fortunoso. La Kildow, infine, è strafelice perché dopo Olimpiadi un po deludenti, anche a causa della terribile caduta nelle prove di discesa, è tornata a guardare tutte dallalto.
Certo la gara di ieri avrà per sempre un posto nelle statistiche dello sci, perché oltre alle prime tre appaiate, ecco la quarta, Kelly Vanderbeek, a solo 1/100 dalla vetta (la canadese non è davvero fortunata, allOlimpiade aveva perso il bronzo in superG per 3/100!), mentre Lucia Recchia, quinta, prende «ben» 5/100, ma si consola conquistando un posto per le finali di Are, dove sarà lunica azzurra al via del superG. Ieri fra le prime 26, racchiuse in un secondo, sono finite anche Ceccarelli 12ª, Siorpaes 17ª e Putzer 23ª. Non cè invece Nadia Fanchini, uscita su un dosso che prima di lei, terza al via, aveva tradito anche i numeri 1 e 2.
A proposito di pari merito, ricordiamo il precedente ancor più clamoroso delle prove del Gran Premio dEuropa di F1, a Jerez, gara decisiva per il mondiale 1997: Villeneuve, Schumacher e Frentzen fecero lo stesso tempo al millesimo, 121072. A quando i millesimi nello sci?
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