Sventa un borseggio sul filobus 91 e viene accoltellato

Sventa un borseggio sul filobus 91 e viene accoltellato

Solo mercoledì era toccata a un peruviano. Un giovane in vena di fare complimenti alle ragazze che, per aver parlato a sproposito, era stato aggredito su un filobus della linea 91 che transitava sul cavalcavia Bacula (alla Bovisa) da due nordafricani e accoltellato a un braccio in mezzo alla folla. L’epilogo di questa vicenda - scena di vita quotidiana sui mezzi della linea tranviaria 90/91, le «circolari» meglio conosciute come «linee della paura» - era più o meno scontato: i due assalitori sono scesi dal mezzo pubblico alla prima fermata per poi guadagnare la fuga; il sudamericano, soccorso a filobus fermo da una pattuglia dei vigili, anziché farsi portare al pronto soccorso, premendo con la mano il braccio insanguinato, è scappato anche lui, probabilmente perché clandestino. L’ultimo episodio risale a venerdì, altro orario, stessa scena. Vittima predestinata un 27enne milanese, Rodolfo C.; vittima «vera» un cingalese di 24 anni. Che, poco dopo le 3, mentre era a bordo della 90 che stava percorrendo viale Stelvio all’angolo con via Farini, decide di avvertire l’italiano accanto a lui: «Quel tizio dietro di lei la sta derubando». Rodolfo si volta nella direzione indicatagli dallo straniero per trovarsi faccia a faccia con un ragazzo dell’Est che ha in mano...il suo cellulare! L’italiano glielo strappa e se lo rimette in tasca, ma il ladro, indispettito per il furto non riuscito, se la prende con il cingalese, «colpevole» di aver sventato il colpo e lo accoltella alla testa con un taglierino. Quindi, approfittando di una fermata del filobus, scende e fugge nella notte. Risultato: il generoso straniero finisce all’ospedale Niguarda dov’è tuttora ricoverato, ma se la caverà.
Tutto nella norma per la 90/91, la linea tranviaria che inizia il turno per prima (alle quattro parte la 90 da piazzale Lotto, 45 minuti dopo la 91 da viale Isonzo) e lo finisce per ultima (entrambe rientrano in deposito dopo l’ultima corsa delle due). La sola che, durante il suo percorso ha tre capolinea anziché due: passa per la stazione Centrale, percorre viale Jenner, dove ci sono l’ufficio di collocamento e la moschea (qui, alle 14 del venerdì, si riuniscono i musulmani a pregare, invadendo anche i marciapiedi), attraversa via Mac Mahon per arrivare a piazzale Lotto, ferma a piazzale Cuoco vicino al mercato ortofrutticolo, riparte per viale Molise (dove si trovano le case popolari) percorre viale Romagna. Insomma, corre per le vie del disagio, quelle in cui di più si annidano gli stranieri.


Sempre mercoledì il vice sindaco Riccardo De Corato aveva segnalato quello che altrove, a bordo di qualsiasi altro mezzo pubblico, sarebbe stata da una parte un vero record negativo (e lo è) e dall’altra un’assoluta anomalia: in appena due ore i controllori dell’Atm avevano fatto 170 multe e arrestato quattro clandestini. Cifre fortunatamente fantascientifiche per tutte le altre linee urbane, ma non per la 90/91.

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