La Federal reserve, la banca centrale americana, potrebbe presto adottare una serie di nuovi regolamenti che imporrebbero limiti alle società di carte di credito nell'innalzare indiscriminatamente i tassi d'interesse ai propri clienti. Le regole, proposte in maggio e che potrebbero essere adottate giovedì, sarebbero un intervento di correzione a un sistema dove certe persone che hanno sempre pagato i conti in tempo si sono viste per esempio portare i tassi di interesse dal 7,9% al 29,99% da un mese all'altro.
I cambiamenti renderebbero tuttavia più difficile a milioni di persone con basso merito creditizio sottoscrivere le cosiddette carte «subprime». «I consumatori che fanno affidamento sulle carte di credito dovrebbero poter fare previsioni su come le loro decisioni e le loro azioni influiranno sui loro costi» ha detto il presidente della Fed Ben Bernanke.
Queste regole avranno un impatto negativo soprattutto nello Stato del Sud Dakota, dove hanno sede molte società di carte di credito subprime.
Lo Stato 30 anni fa ha eliminato il tetto massimo sui tassi d'interesse e da allora è cresciuto tantissimo nel settore.I limiti imposti sulle carte subprime costeranno allo Stato - che conta 788mila abitanti - dai 3.000 ai 5.000 posti di lavoro.
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