Una tavola rotonda su lavoro e Vangelo

Nel giorno il cui la comunità salesiana è in festa per ricordare San Giovanni Bosco, a Sesto San Giovanni spazio anche alla riflessione sull'importanza di conciliare spirito di intraprendenza, professionalità con i valori del Vangelo. In una sala gremita del cinema teatro Rondinella si è infatti svolta una tavola rotonda per parlare di cosa significhi essere imprenditori cristiani. Un incontro ancora più significativo perché si è svolto nella rossa ex Stalingrado d'Italia, per anni casa di migliaia di operai e dove si sono svolte le più cruente lotte sindacali. Davanti a centinaia di giovani sono intervenuti Luigi Sciò, presidente di Euroscena, leader indiscusso nel panorama della produzione televisiva e degli eventi nazionali ed internazionali, e Aldo Basile di Edil Arcobaleno. Luigi Sciò, a capo di un'azienda con 420 dipendenti, centinaia di collaboratori esterni, 4 centri di produzione a Roma e Milano con set virtuali e regie, 40 troupe, 20 sale post-produzione, ha ripercorso la sua infanzia, la sua scalata verso il successo guidata da quella che lui chiama la stella polare: la fede. Da anni incontra i giovani negli oratori, nei teatri per parlare della sua straordinaria esperienza. «Vivevo in un quartiere di Roma rinomato per illegalità. Mio padre era vigile del fuoco e mia mamma casalinga - ha spiegato il direttore di Euroscena - ma lavorando 20 ore al giorno sono diventato quello che sono. Sono qui davanti a tanti giovani per dare loro un messaggio di speranza, far loro capire loro che quando ci si affida alla grazia di Dio, si è sempre vincenti, si ha la forza di dire no alle lusinghe». A lui fa eco Aldo Basile di Edil Arcobaleno, storica impresa di Sesto. «Io testimonio con la prima presenza che l'aiuto del Signore mi ha offerto la serenità e la forza per andare avanti» ha detto il geometra sestese. Pressati dalle domande dei ragazzi i due imprenditori hanno ammesso che «il male affascina perché momentaneamente fa felice ma alla lunga non rende una persona serena». Una vita molto semplice quella di Sciò e Basile.

Poche ferie, molto lavoro, una vita passata all'insegna dell'impegno e dei valori cristiani nonostante «la pressione fiscale, l'andamento dell'economia, le numerose prove. Siamo persone per bene e così andiamo avanti. Sereni e onesti».

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