«Sarebbe davvero prezioso se l'Unione europea potesse stanziare risorse e individuasse strumenti e garanzie finanziarie, per sostenere e sovvenzionare lo sviluppo dell'edilizia residenziale pubblica e quella sociale a Milano e, allargando lo sguardo, in tutte le città italiane ed europee». Di questo ho parlato ieri, a Bruxelles, il Commissario europeo per le Politiche abitative Dan Jørgensen, presentando la situazione di Milano. Il commissario ha sottolineato le difficoltà che si incontrano per ristrutturare e costruire nuovi immobili di edilizia popolare a causa delle risorse esigue a disposizione delle amministrazioni locali, e ha spiegato che il Piano straordinario per la Casa di Milano nasce in risposta alla necessità di promuovere un mercato della casa realmente accessibile, a prezzi calmierati, a fronte degli attuali costi poco abbordabili del mercato libero. Ha poi ringraziato Pierfrancesco Maran (foto), per aver organizzato un momento di incontro e di confronto, cui hanno partecipato anche Irene Tinagli e Giorgio Gori, e i rappresentanti di alcune città italiane, operatori nel settore del social housing e sindacati: «Ci ha permesso di accendere una luce sull'emergenza abitativa che tante città e cittadini, in Italia e in Europa, stanno affrontando. Per rispondere a problemi comuni occorre trovare soluzioni comuni» ha commentato l'assessore alla Casa del Comune Guido Bardelli.
«Colgo l'occasione per congratularmi con Irene Tinagli, neo-eletta presidente della nuova commissione speciale per la Casa del Parlamento Europeo: con la sua esperienza potrà dare un importante contributo allo sviluppo delle politiche comunitarie sulla casa».
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