IL TEATRO PRESENTA UNA STAGIONE RICCA DI NOVITÀ

Dario Vassallo

Sintetizzare trent'anni non è mai semplice. Così, a volte, i numeri possono dare una mano, e quelli della Tosse parlano di 160 spettacoli andati in scena in più di duecento città in Italia e in Europa, più di 140 compagnie ospitate provenienti da diciotto nazioni e quattro continenti e oltre due milioni di spettatori. È dunque con legittimo orgoglio che è stata presentata la nuova stagione 2005-2006, condita persino da un pizzico di pepe, quello che Tonino Conte ha voluto spruzzare su una recente battuta del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che auspicava il ritorno del teatro in TV, come negli anni Sessanta e Settanta: «Sarebbe una catstrofe - ha affermato con vigore -. Una noia mortale. Mai al mondo! Piuttosto, il nostro futuro è legato ai giovani, dobbiamo dar loro sempre più spazio e soprattutto fidarci di quell'entusiasmo che ormai abbiamo un po' perduto». Non a caso, proprio ai giovani è rivolta una delle novità della stagione, «Le parole del teatro», un laboratorio e un ciclo di incontri dedicato a chi ha meno di 25 anni ed è in possesso dell'abbonamento speciale che consente di vedere dieci spettacoli a due euro l'uno: per imparare a giocare con il palcoscenico, scoprendo, smontando e rimontando i meccanismi della scena per diventare 'spettattori', così come recitava il titolo italiano di una nota commedia di Michael Frayn.
Doveroso, nell'affrontare il cartellone - articolato e straripante la sua parte, lo avete qui a fianco - partire dalle produzioni della Tosse: viene ripreso, in collaborazione con il Festival della Scienza, «Alice nella casa dello specchio» da Lewis Carroll, regia di Emanuele Conte che porterà in scena anche «Che inenarrabile casino!», trasposizione teatrale dell'unico romanzo di Eugene Ionesco, occasione per comporre un ritratto inedito e originale del famoso autore della «Cantatrice calva». Sergio Maifredi prosegue poi il suo personale viaggio nel teatro scandinavo affidandosi questa volta ad un classico come «La signorina Julie»: il celebre capolavoro di Strindberg, ambientato durante una festa che si svolge nella notte di S. Giovanni, più che sul dramma della protagonista e del domestico Jean punta su una dimensione corale ed è proprio uno degli spettacoli ai quali parteciperanno i giovani partecipanti al laboratorio «Le parole del teatro». Tonino Conte, dal canto suo, firma un «Pinocchio» itinerante nella chiesa di S. Agostino (e dunque molto diverso da quello che andò in scena una decina di anni fa) e «Tramelogedia», collage tratto dall'opera di Vittorio Alfieri, che verrà presentato come semplice work in progress a dicembre per poi trovare la sua dimensione definitiva nell'aprile 2006. Infine «La mia scena è Genova», qualcosa a metà tra uno spettacolo e una istallazione che potrà anche diventare permanente.
Dei festeggiamenti per il trentennale fa parte anche il «Progetto Grock», dedicato al famoso clown svizzero riuscito nell'impresa di coniugare circo, teatro e musica: ne fanno parte «In famiglia», della compagnia russa Lissedei; «Tutti portano la bombetta», vaudeville beckettiano di Tryey Lyford e Geoff Sobelle; «Le cirque invisible», novità di Victoria Chaplin e «Vegetable orchestra», dove una compagnia austriaca fa suonare verdure di ogni tipo. Tra le curiosità, «Elettra» di von Hofmannstahl che gli spettatori vedranno dietro un vetro, utilizzando un paio di cuffie; «Private eye», in scena in un albergo del centro storico, con uno spettatore alla volta ad entrare nelle due camere dove si svolge la vicenda e un «Finale di partita» interpretato da burattini.


La Tosse festeggerà i suoi primi trent'anni anche con un Internet Café creato nel foyer e tre libri. Poi una buona notizia: la prossima estate dovrebbe finalmente segnare il ritorno di uno spettacolo in città, probabilmente a Forte Begato

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