
Invece di aspettare che atterrino qui, a bordo di improbabili dischi volanti, siamo stati noi, esseri umani, a provare a contattare gli alieni. E lo abbiamo fatto forzandoci di racchiudere in un disco ciò che abbiamo di importante, ciò che ci definisce e che rappresenta il meglio del genere umano. Per portarlo lassù sulle stelle e immaginare di stupire qualcuno o solo affidargli la nostra eredità. È Piccole apocalissi, in scena al Campo Teatrale fino a mercoledì prossimo, prodotto da Campo Teatrale ed Eco di Fondo. Si ispira a una storia vera lo spettacolo scritto da Fabio Banfo con Giacomo Ferraù che lo dirige in collaborazione con Giulia Viana. La rappresentazione è stata selezionata per «Next, Laboratorio delle idee per la produzione e programmazione dello spettacolo lombardo» nel 2023-24.
Siamo nel 1977, sono cinque gli attori sulla scena. «Ci siamo ispirati all'impresa che animò un gruppo di ricercatori americani in quell'anno - ha raccontato Giulia Viana - Sono state caricate musiche e fotografie su due dischi d'oro (la missione è Golden Voyager Record) che continuano a viaggiare su una sonda, hanno superato i confini del nostro sistema solare nel 2013 e ora stanno navigando nello spazio interstellare. La navicella è probabilmente destinata a durare oltre la vita della nostra specie e del pianeta Terra...». Così gli artisti hanno immaginato le piccole apocalissi di ciascuno, cosa i protagonisti di quell'impresa hanno scelto di svelare a entità aliene o forse a una specie umana più evoluta, noi stessi in futuro...
«Oggi come allora si possono percepire avvisaglie da fine del mondo - ha chiarito la regista - Abbiamo provato a immedesimarci nella difficoltà di scegliere cosa fosse davvero importante e a filtrarlo attraverso i personali vissuti. Ognuno, infatti, parla di sè, della propria vita. Dalle delusioni all'amore: quali sono le potenzialità della nostra specie? La fantasia, la creatività, la nostra umanità. A differenza di allora però si è consapevoli che il viaggio con questo assaggio del genere umano ci sopravviverà».
Varcherà i confini dello spazio, insomma. Si lavora a un messaggio da lanciare agli extraterrestri che diventa poi un modo, per chi lo prepara, per ricercare se stessi. Nessun tempo lontano dunque. Ma il momento della scena.
«E voi, se doveste salvare qualcosa delle vostre vite, che cosa scegliereste di salvare?» chiedono gli attori: Fabio Banfo, Federica Carra, Giacomo Ferraù, Rossella Guidotti, Ermanno Pingitore.
Lo spettacolo, grazie all'esperienza di Unprotected, un processo creativo e produttivo sostenuto dalla Fondazione Cariplo,
ha coinvolto una trentina di artisti.«Piccole apocalissi» in scena fino al 30 aprile a Campo Teatrale, via Cambiasi 10, spettacoli: martedì ore 20; mercoledì, giovedì e venerdì ore 21; sabato ore 19.30; domenica ore 18.30
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.