Se amate il teatro non potete non tenere d’occhio Claudio Gregori, in arte Greg, perché dove c’è lui c’è sempre sorpresa, artisticamente parlando. “Gli insospettabili”, commedia di Anthony Shaffer, è stata messa in scena ieri e di nuovo stasera da Fabrizio Coniglio (l’adattamento è stato fatto insieme a Massimo Dapporto) al Teatro Celebrazioni di Bologna. Nel 1971 vinse il Tony Award, ma dalla commedia noir furono tratti anche due film, con Laurence Olivier e Michael Caine nel 1972 e il remake sempre con Michael Caine e Jude Law.
Umorismo inglese, ma tutto reso spiazzante, una commedia che diventa drammatica, e che non ha niente di datato, la comicità basata sull’attualità non piace a Greg: per lui la comicità non deve avere tempo, non per altro gli sketch di 610 (la trasmissione che porta avanti con la sua spalla, il buon Lillo, su Rai Radio 2 da oltre vent’anni) fanno ridere a prescindere da quando sono realizzati. A lui piacciono i temi assoluti: amore, amicizia, equivoci umani, niente politica, niente satira con la data di scadenza.
Trama semplice: uno scrittore, interpretato da Greg, e un parrucchiere, interpretato da Fabio Troiano. I due si contendono una donna. «Con Fabio ho trovato un’alchimia umana unica» mi dice Greg. «Ogni volta è come se giocassimo». Da quanto ho capito è molto spiazzante, chiedo a Greg.
«Sì, perché partiamo dai toni brillanti della commedia molto british, che abbiamo anche esagerato per renderla ancora più umoristica, per poi virare in una black comedy, un giallo psicologico che il pubblico non si aspetta». Greg la definisce una partita a scacchi tra due menti sottili e narcisistiche che si contendono una donna come fosse un trofeo. «Non si capisce, tra l’altro, se ne sono veramente innamorati, o se lottano l’un l’altro: lo scrittore per mantenere il suo status, il parrucchiere, emigrato napoletano, per appropriarsi dello status dello scrittore e fare carriera».
In scena insomma si ride ma si riflette anche, sulla sopraffazione, sull’egoismo umano che non muore mai. «Si può parlare di femminicidio» dichiara. «Ma poi sappiamo che molti uomini ogni giorno vengono uccisi, e non ci facciamo tanto caso, ci siamo assuefatti. Sono morti un tot di italiani, un tot di bambini, e via».
Come definiresti questa commedia? «Una pièce sui falsi miti che ci circondano». Il tour proseguirà anche a Roma, ma stasera se siete a Bologna non perdetevela. Garantisco io, che di Greg ho la tessera di fan numero uno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.