Stefano Massini è il nuovo direttore artistico della Teatro della Pergola di Firenze. Una nomina che è arrivata a sorpresa, quasi "sussurrata" e senza particolare clamore. La conferenza stampa con la quale è stato fatto l'annuncio è stata organizzata una manciata di minuti dopo la riunione del Cda che ha vidimato la decisione, in assenza di un qual si voglia rappresentante governativo. Una decisione quanto mai anomala, sia per il prestigio e l'importanza di questo teatro, sia perché il ministero della Cultura è il maggior contribuente della Fondazione Teatro della Toscana. Eppure pare che a via del Collegio Romano non siano arrivate comunicazioni circa la volontà di un confronto per la nomina di Massini.
Ma il basso profilo scelto per la presentazione del nuovo direttore artistico potrebbe essere causato dal fatto che la componente del Consiglio di amministrazione in quota ministero della Cultura aveva indicato un altro nome per quella posizione, ossia Edoardo Sylos Labini. Quest'ultimo, ugualmente titolato per un ruolo come quello di direttore artistico, non è però stato preso in considerazione, favorendogli lo scrittore. Anche i più distratti sanno chi è Massini, ospite fisso di Piazzapulita di Corrado Formigli su La7 con un proprio spazio, nonché frequentemente ospite dei programmi di quella rete. Ha spesso mosso accuse e attacchi nei confronti del governo Meloni, del quale è particolarmente critico, ma ora da quello stesso governo, per la gestione del glorioso Teatro della Pergola di Firenze riceverà annualmente milioni di euro.
L'unico esponente istituzionale presente durante la conferenza stampa, quasi estemporanea, era il sindaco di Firenze, Sara Funaro, membro del Partito democratico in Toscana. È stata lei a spiegare ai presenti che la nomina di Massini è stata fatta per "stima, fiducia, esperienza, per le indubbie qualità professionali e artistiche", aggiungendo che "più che una nomina, è stato un corteggiamento artistico".
Resta il nodo sulla mancata interlocuzione sul nome del direttore tra la Fondazione Teatro della Toscana e il ministero della Cultura, per il cui ruolo era stato fatto, appunto, un altro nome che, però, forse non era gradito all'amministrazione locale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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