Il 2025 del Piccolo Teatro di Milano si apre con tre nuove produzioni: dal 22 gennaio, al Teatro Strehler è in scena Darwin, Nevada, firmato da Marco Paolini e Matthew Lenton. Seguendo le tracce di Charles Darwin, sullo sfondo di una sperduta ghost town americana che porta lo stesso nome dello scienziato, cinque personaggi intrecciano le loro esistenze in un racconto di frontiere, spostamenti e migrazioni, di frammenti di storia della scienza, di conflitti e cambiamenti in corso.
Dal 23 gennaio, al Teatro Grassi, Antonio Latella porta in scena Zorro, che ha scritto insieme a Federico Bellini: il cavaliere mascherato e la lettera che lo simboleggia l'ultima dell'alfabeto sono lo spunto di questo nuovo lavoro in cui il regista, rileggendo in chiave contemporanea il mito dei supereroi, punta il riflettore sulle aree a rischio nella società del XXI secolo. Dello stesso progetto artistico fa parte anche Wonder Woman, prodotto da TPE, e ispirato a un caso di cronaca di violenza di genere. Al Teatro Studio Melato, dal 6 febbraio, Pier Lorenzo Pisano porta in scena Semidei: in una drammaturgia ispirata ai miti secondari del ciclo troiano, l'autore artista associato al Piccolo ci presenta i celebri eroi ed eroine della saga prima nel momento sereno e gioioso che precedette i dieci anni della guerra di Troia, poi nella fase seguita alla distruzione della città.
Gli appuntamenti proseguono con il ritorno di uno straordinario successo della stagione 23/24: Ho paura torero di Pedro Lemebel, con Lino Guanciale diretto da Claudio Longhi. Il drammaturgo e regista uruguaiano Gabriel Calderón è per la prima volta al Piccolo con Storia di un cinghiale. Qualcosa su Riccardo III, monologo affidato a Francesco Montanari. Davide Enia esplora la nevrosi dei palermitani nei confronti della criminalità organizzata in Autoritratto. Ideato da Sotterraneo, Dance Me to the End of the World è il terzo dispositivo site-specific per il quartiere Corvetto, nell'ambito di UNLOCK THE CITY!. Marco D'Agostin propone il nuovo Asteroide, omaggio alle travolgenti e incomprensibili logiche del musical.
Sei le coproduzioni internazionali da gennaio 2025. In Memory of Mankind, Marcus Lindeen indaga la relazione tra memoria e oblio, a partire da un progetto visionario dell'artista Martin Kunze: preservare per i posteri la storia dell'umanità incidendola su tavolette di ceramica, conservate in una miniera nel cuore delle Alpi. Gaia Saitta, formatasi in Italia e attiva in Belgio, porta in scena Les jours de mon abandon / I giorni dell'abbandono, da Elena Ferrante. Con Parallax, Kornél Mundruczó racconta una saga familiare nell'Ungheria contemporanea. Christoph Marthaler torna a Milano con Il vertice: teatro, canto e musica, intorno alla polisemia di una parola (in tedesco Gipfel), che designa la cima di una montagna, un summit politico e un croissant! Il collettivo fiammingo FC Bergman propone Works and Days, ispirato a Le opere e i giorni di Esiodo.
Tra i registi ospiti, Roberto Andò, Leonardo Petrillo, Valerio Binasco, Gabriele Lavia, Massimiliano Civica, Fabiana Iacozzilli, Federico Tiezzi, Piero Maccarinelli, Liv Ferracchiati, Luca De Fusco, Sandro Lombardi, Valter Malosti, Stefano Massini,
l'appuntamento con la Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala e con la Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli. E ancora Milano per Gaber e Milano Flamenco Festival. Tutte le informazioni su piccoloteatro.org- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.