
Sfrigolio di neuroni per i boomer, per loro una specie di corso di aggiornamento. Per tutti gli altri, in testa Generazione Z e Millennials l'elemento "naturale". Benvenuti nel mondo di Giorgia Fumo - il mondo delle stand-up-comedy - la sua. Spettatori un po' agée, drizzate le orecchie, forse non capirete tutto. Tante citazioni pescate dal mondo dei media, serie tv, Tik Tok, i social, "cose da ragazzi", direte. Un po' sì. Ma lo spettacolo di Giorgia Fumo - titolo "Vita bassa" - una esplosione di allegria. L'ex ingegnere, che per anni ha lavorato nel mondo delle imprese e che poi è diventata attrice-comica, sembra nata, è nata per lo show, come si diceva una volta, che rende bene "un animale da palcoscenico". Ormai ben emersa e visibile (viene considerata una delle voci brillanti del panorama comico italiano), ieri sera, al Teatro Manzoni di Milano, è stata protagonista della Prima di una serie di serate, fino a giovedì, sempre alle ore 20,45. Oltre un'ora e mezza (da sola), sul palco, senza artifici di qualsiasi genere, a parte un rivolo di fumo al termine, unico elemento che ha fatto distogliere lo sguardo da lei. Lei che non ha mai smesso di polarizzare l'attenzione. Il pubblico, molte donne dai trenta anni in su, qua e là le teste maschili degli accompagnatori, presi "al laccio" da questa artista istrionica. Una serata ping-pong: alla battuta la sala rispondeva ridendo, e via così, senza sosta. Contenuto dello spettacolo, testo da lei scritto con Manuela Mazzocchi e la regia di Enrico Zaccheo, vita, morte, miracoli, vizi e virtù della generazione dei trentenni, quelli che non "non viaggiano", ma fanno "un'esperienza", quelli costretti a fare le badanti alla Generazione Z "che non conosce la stampante" ma anche le badanti ai "Boomer" che si perdono nelle funzioni di un cellulare; poveri "Millennials" (nati tra l'inizio degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta), secondo Giorgia "costretti a vivere in monolocali minuscoli", che poi lei paragoni alle grandi case dei boomer. Si parla di rapporti, di ragazze lasciate, di matrimonio. Risate su risate, ragazzi e ragazze si divertono anche quando sfodera il "gran numero" dei giochi e dei giocattoli, come il vecchio "dolce forno" e Ken, ma soprattutto Barbie... e via così, balletti, pose, esortazioni. Ovviamente, ce ne è anche per i "poveri" boomer.
Per loro lo spettacolo può essere soprattutto una scoperta e una forma di "corso di aggiornamento", come si diceva, probabilmente non pochi (come il sottoscritto) si saranno sentiti persi per i ritmi incalzanti e per le numerose citazioni "di questo tempo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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