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Apple scansiona le tue mail già da anni

Apple scansiona da anni le email dei propri utenti, a caccia di contenuti relativi ad abusi sui minori: nuova polemica sulla privacy per la Mela morsicata

Apple scansiona le tue mail già da anni

Apple scansiona le email degli utenti già da anni. Mentre fa già discutere il progetto di controllare le immagini caricate su iCloud, alla ricerca di eventuali contenuti pedopornografici o che riportino abusi sui minori, nei giorni scorsi è emerso un altro potenziale scandalo per la Mela morsicata.

Sempre alla ricerca di contenuti relativi a violenze o abusi su bambini e minori, Apple pare abbia passato al setaccio tutte le email legate al proprio iCloud. Se possedete un'email nome@icloud.it, potreste quindi essere anche voi tra coloro che hanno ricevuto controlli imprevisti dall'azienda di Cupertino. Addirittura già dal 2019, secondo quanto riportato da fonti statunitensi.

A consentire le operazioni sarebbe la mancata criptazione dei dati, ovvero la codifica di quanto inviato o ricevuto tramite l'email iCloud. Tali conferme sono arrivate dal sito statunitense 9to5mac, mentre non risulterebbero comunicati ufficiali da parte dell'azienda statunitense.

Apple e privacy, problemi in vista?

L'immagine di paladina della privacy ricercata da Apple negli ultimi mesi sembra sempre più incrinata dalle recenti notizie. Ultima in ordine la scansione delle email iCloud da due anni a questa parte, senza ovviamente aver raccolto l'opportuno consenso da parte degli utenti. Gli unici riferimenti a tali operazioni sarebbero due: una pagina sulla sicurezza dei bambini, ora archiviata, e i commenti sulla tecnologia per la verifica di contenuti pedopornografici, rilasciati a inizio 2020 dalla responsabile Apple per la privacy, Jane Horvath.

Mancata richiesta di autorizzazione che potrebbe ripeterersi nei prossimi mesi con iOS 15 e iPadOS 15.

Con l'arrivo dei due nuovi sistemi operativi, iPhone e iPad potranno scansionare, senza il via libera esplicito da parte degli utenti, i contenuti caricati sul cloud. Progetto contro il quale si sono schierati diversi difensori della privacy, ma anche professionisti di cybersecurity e di tecnologie informatiche. Che basti a convincere Apple a cambiare rotta?

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