Il terremoto di magnitudo 6,4 che il 5 febbraio scorso ha colpito Taiwan causando oltre 100 morti potrebbe avere una conseguenza inaspettata, minima se paragonata alle persone che hanno perso la vita, ma comunque significativa per l'industria delle telecomunicazioni.
La TSMC, l'azienda taiwanese alla quale Apple si è affidata per la fabbricazione del nuovo iPhone 7, avrebbe subito danni ingenti nei suoi stabilimenti, sottovalutandone in un primo momento la gravità.
L'impatto sulla produzione del nuovo smartphone dopo il terremoto era stato infatti stimato nell'1% della produzione prevista per il primo quarto del 2016, ma dopo pochi giorni tale percentuale è aumentata, per ora in quantità indefinita.
Dopo aver accertato i danni, il fornitore taiwanese si sarebbe infatti reso conto che la loro portata è superiore a quanto stabilito, lasciando il colosso di Cupertino senza notizie certe su un eventuale slittamento del lancio del nuovo modello.
La tegola cade su Apple proprio quando sembrano trovare
fondamento le voci secondo cui l'azienda avrebbe abbandonato il diretto concorrente Samsung, usato come fornitore di chip per la produzione di nuovi iPhone. Una mossa fatta nel momento sbagliato, a quanto pare.
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