Design, arredamento e la rivoluzione dell’intelligenza artificiale che genera un' altra rivoluzione nel processo industriale che trasforma il disegno, il progetto, in un prodotto replicato su larga scala utilizzando stampi sempre più sofisticati e complessi. È quello che ha sempre fatto Kartell in 70 anni di storia ma l’evoluzione, con le nuove tecnologie non si ferma, impone passaggi creativi inediti e così al Salone del Mobile.Milano 2019 Kartell presenta il primo oggetto di design concepito dall’intelligenza artificiale che ha risposto agli input ricevuti da un designer internazionale come Philippe Starck e dall’azienda presieduta da Claudio Luti.
Presentazione a sorpresa fatta nel giorno d’apertura del Salone per lanciare un modello di sedia completamente elaborato da un algoritmo che rispetta le richieste originali: essere, confortevole, avere i requisiti strutturali di resistenza e solidità richiesti per ottenere le certificazioni, canoni estetici di essenzialità e pulizia delle linee. Dalla collaborazione tra Kartell, Philippe Starck e Autodesk, azienda americana leader nella produzione di software 3d, ingegneria e intrattenimento che aiuta ad immaginare, progettare e creare un mondo migliore, nasce la serie A.I. “pensata” dal connubio fra intelligenza artificiale e intelligenza umana, che Philippe Starck definisce “Intelligenza naturale”.
“Tutto nasce dalla domanda posta a un’intelligenza artificiale assieme a Kartell e Autodesk - spiega il designer -: Artificial Intelligence, sapresti come far riposare il nostro corpo utilizzando la minor quantità di materiale? E l’Artificial Intelligence, priva di cultura e di ricordi, senza influenza, ha risposto solo con l’intelligenza, la sua intelligenza “artificiale” consentendo di progettare la prima sedia fuori dal nostro cervello, dalle nostre abitudini e da come siamo abituati a pensare. Un nuovo mondo si apre davanti a noi. Illimitato”.
“Quando Philippe mi ha sottoposto la sua idea e i risultati del lavoro fatto in collaborazione con Autodesk”- commenta Claudio Luti -, ho accettato subito la sfida di avviare una produzione industriale su un progetto che per la prima volta non nasce dalla nostra relazione diretta ovvero dalla dialettica tra me e lui in questi trent’anni di collaborazione”.
“Lavorare con Starck e Kartell è stato fonte di ispirazione, un’occasione di comprendere la loro filosofia del design.
L’approccio al problem solving per il nostro team ha un valore inestimabile nella fase in cui pensiamo a come realizzare la visione di Autodesk per il futuro della produzione - aggiunge Mark Davis, direttore senior del progetto Design Futures di Autodesk -. È una collaborazione di ricerca ai più alti livelli del mondo del design industriale, in grado di produrre il migliore risultato in ambito creativo mai tentato da noi nel campo del design generativo”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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