"Torneremo sulla Luna nel prossimo decennio". Lo ha annunciato il direttore della Nasa, Jim Bridenstine, in una dichiarazione durante l'evento Moon2Mars. "Questa volta, quando andremo sulla Luna, resteremo": l'obiettivo, infatti, è quello di mandare gli astronauti su Marte.
Bridenstine ha illustrato i futuri programmi di esplorazioni spaziali, che potranno contare su un bilancio pari a 21 milioni di dollari, "uno dei più forti mai registrati per la nostra agenzia". In programma c'è una stazione orbitante, che permetterà di "studiare lo spazio profondo da una stazione spaziale umana". Già da quest'anno inizierà una serie di piccole missioni di consegne commerciali sulla Luna, per le quali verranno usati lander e robot, ma per il 2028 è previsto l'imbarco di astronauti. La prima missione dimostrativa verrà lanciata nel 2024, per testare la capacità di discesa sulla superficie lunare e una seconda missione nel 2026. Poi, nel 2028, gli astronauti verranno trasferiti dalla stazione orbitante Deep Space Gateway al suolo lunare, dove resteranno per il tempo record di una settimana.
Ma la Nasa, questa volta, non vuole fermarsi alla Luna: "Useremo ciò che impareremo mentre procediamo sulla Luna per fare il successivo grande
salto, mandare astronauti su Marte".L'annuncio arriva a 50 anni dal primo passo sulla Luna, ma questa volta, avanzando verso lo spazio profondo, "vogliamo che il mondo venga con noi".
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