Roaming, l'accusa a Tim e Vodafone: all'estero si paga ancora

Secondo il garante non tutti gli operatori si sarebbero adeguati alle nuove norme

Roaming, l'accusa a Tim e Vodafone: all'estero si paga ancora

Navigare all'estero alle stesse condizioni di quando si è entro i confini nazionali, senza ulteriori spese. Se è stato un miraggio per anni, da fine giugno la fine del roaming è un dato di fatto, arrivato all'interno di quella "rivoluzione digitale" sostenuta dall'Europarlamento.

La teoria è chiara: nessun costo di navigazione aggiuntivo all'estero. La pratica è più complicata ed è l'Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) a fare presente che non tutti gli operatori italiani si sarebbero adeguati alla nuova realtà.

I nomi più grossi indicati da Agcom sono quelli di Vodafone e Tim, che continuerebbero ad avere alcuni pacchetti a pagamento, rendendo il "roaming zero" una prospettiva ancora di là da venire.

Saranno i commissari dell’Autorità garante delle comunicazioni a decidere se queste deroghe alle nuove norme possano sussistere o meno.

Alcune delle offerte sotto esame - sostiene intanto la Commissione europea - sono in "fascia di tolleranza".

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