Twitter testa i cinguettii più lunghi di 280 caratteri. Perché è importante

Avviata una fase di test per scrivere tweet oltre il limite dei 280 caratteri, grazie a una funzionalità chiamata Notes. Twitter vuole attirare utenti e diventare più appetibile

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Twitter ha presentato Notes, una funzione ancora in fase di test che permette di scrivere tweet più lunghi di 280 caratteri. Un tabù che costringe gli utenti a scrivere più messaggi per esporre il proprio pensiero oppure a ricorrere a strumenti di terze parti come Tall Tweets, che permette di frammentare un unico messaggio creandone diversi legati tra loro (i tweetstorm) o, in alternativa, di creare dei tweetshot, ovvero di trasformare il testo in un’immagine a sua volta allegata a un tweet. Strumenti simili, per quanto gratuiti, creano una sorta di velo tra la piattaforma e gli utenti. Con Twitter Notes sarà possibile creare testi con la formattazione avanzata e allegare video e immagini.

Da 140 a 280 caratteri

Fino al mese di novembre del 2017 i messaggi su Twitter erano limitati a 140 caratteri. La decisione di raddoppiarli spostandoli a 280 è stata sofferta. Richiesta a gran voce da molti utenti e oggetto di lunga meditazione per Jack Dorsey, co-creatore e Ceo dell’epoca.

Un anno dopo, a novembre del 2018, si è però scoperto che soltanto il 6% dei tweet si era allungato, perché l’impossibilità di scrivere testi lunghi aveva messo in condizione gli utenti di sviluppare una specie di linguaggio parallelo, fatto di abbreviazioni, sigle e acronimi. Inoltre, essendo Twitter del 2006, la sua storia è più vicina all’epoca degli SMS (limitati a 160 caratteri) che non a quella dei social network come li conosciamo oggi.

Il salto di qualità (a discapito della quantità)

A cavallo tra il 2017 e il 2018, Twitter ha fatto pulizia eliminando i bot (profili che twittano automaticamente), i profili inattivi da tempo, quelli di utenti sconvenienti nei modi e i profili legati al terrorismo i quali, peraltro, erano circa 1,2 milioni. Tra i profili cancellati per decisione interna e, gli utenti che hanno fatto le valigie per decisione propria, nell’ultimo trimestre del 2018 Twitter ha perso 9 milioni di utenti attivi. Un pessimo modo per chiudere l’anno solare, dodici mesi dopo avere conseguito il primo utile (91 milioni di euro nell’ultimo trimestre del 2017) da quando, nel 2013, Twitter si era quotata in borsa.

L’importanza di innovare

Se il test in corso dovesse dare risultati positivi, Notes verrebbe esteso a tutti gli utenti e questo potrebbe ridisegnare gli equilibri e ristabilire le forze nel corso della trattativa che vede protagonista Elon Musk, pronto a pagare 44 miliardi di dollari per rilevare il 100% delle azioni di Twitter, a patto che venga fatta chiarezza sul numero di utenti fake che, per Twitter, sono meno del 5% del totale mentre, secondo il patron di Tesla, sarebbero molti di più.

Un contenzioso che ha messo in pausa l’affare e, se Twitter cambiasse in modo radicale la propria natura, se Notes diventasse strumento integrato nella piattaforma di microblogging, la base utenti attivi potrebbe aumentare (oggi sono circa 330 milioni, 211 dei quali attivi quotidianamente) e, con questa, anche i termini dell’acquisizione. Non avrebbe molto senso, altrimenti, che un’azienda in procinto di essere rilevata si lanci in grandi manovre.

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